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LO SCRITTORE CONSIGLIA

HUNGER GAMES BALLATA DELL’USIGNOLO E DEL SERPENTE SECONDO RICCARDO BIANCO Riccardo Bianco è nato nel 1989, risiede a Quiliano, ma è di Savona. Ama leggere “passione che mi ha avvicinato molto alla scrittura con la voglia di mettermi alla prova. Non resisto al fascino di una bella storia. ” Come scrive di sé stesso. Autore, […]

HUNGER GAMES

BALLATA DELL’USIGNOLO E DEL SERPENTE SECONDO RICCARDO BIANCO

Riccardo Bianco è nato nel 1989, risiede a Quiliano, ma è di Savona. Ama leggere “passione che mi ha avvicinato molto alla scrittura con la voglia di mettermi alla prova. Non resisto al fascino di una bella storia. ” Come scrive di sé stesso. Autore, è stato finalista in premi letterari. Ha pubblicato “Ci scusiamo per il disagio” che è la sua prima collezione di racconti autopubblicata, ma anche racconti brevi come “Nata sulla Luna”, “La casa in affitto” “Stasera cucino io”.

Per i lettori di Quilianonline, in questa nuova puntata di suggerimenti  ha scelto come libro che lo ha particolarmente colpito un libro di Fantasy anche al centro di una fortunata serie di appuntamenti cinematografici. Personaggi avvincenti sui libri che hanno un riscontro fisico nel film. Quanto di meglio ci si possa aspettare. Ma la trasposizione cinematografica rispecchia il tenore dei libri? Riccardo Bianco ci svela le sue impressioni, il lockdown ci invita alla pazienza e alla lettura, quindi niente di meglio che accettare il consiglio e il giudizio di un appassionato ed esperto. Vediamo perché.

 

ECCO I MIEI PERCHÈ

RICCARDO BIANCO

HUNGER GAMES

BALLATA DELL’USIGNOLO E DEL SERPENTE

C’è un legame invisibile e molto potente, un dovere imprescindibile, non scritto, che unisce un lettore al seguito di un libro. La ricerca di completezza di una storia, il desiderio vorace di continuarne una conclusa troppo velocemente o inseguirne un’altra che non sarebbe mai dovuta finire. Molte volte al richiamo di un seguito, o di un prologo, non si può resistere. E qui si aprono anche diverse opinioni su quanto, in realtà, alcuni libri successivi rovinino anziché impreziosire le storie iniziali.

Hunger Games ballata dell’usignolo e del serpente è il libro di cui vi voglio parlare oggi. Prologo della fortunata trilogia degli Hunger Games scritta da Suzanne Collins.

Siamo nella letteratura fantasy per ragazzi, un genere che continuo ad apprezzare in barba all’età che avanza, con la piacevole illusione di rimanere sempre giovane, almeno nelle letture.

LETTURE GIOVANI PER RIMANERE GIOVANI

Per chi non conoscesse la saga, e apprezza questo genere, consiglio i primi tre libri (Hunger Games, La ragazza di fuoco e Il canto della rivolta) e la loro trasposizione cinematografica. Sono uno di quei boriosi che ama e apprezza i film fedeli ai libri quali si ispirano e in questo caso il passaggio non è stato catastrofico.

Ma torniamo al nostro libro e prendiamo un fan della saga a caso, ad esempio io, e chiediamogli cosa avrebbe voluto leggere dopo i primi tre libri. Prequel o sequel che sia. Immagino che questo fan difficilmente avrebbe risposto quello che si troverà ad affrontare in questo romanzo. Magari quello stesso fan avrebbe desiderato sapere qualcosa di più sulla nascita degli Hunger Games, argomento solo accennato, oppure rivivere lo scoppio e la conclusione della guerra tanto citata tra i ribelli e Capitol City o ancora sapere delle nuove vite dei vecchi protagonisti.

L’ORIGINE DEGLI HUNGER GAMES

La scrittrice ha voluto invece approfondire il passato del presidente Snow, riportandoci in un’epoca dove gli Hunger Games erano stati istituiti da pochi anni. Dopo la grande guerra molte famiglie, compresa la prestigiosa casata degli Snow, che non erano riuscite ad arricchirsi grazie al loro apporto a Capitol City, lottavano ancora giorno dopo giorno per la propria sopravvivenza. Coriolanus essendo rimasto l’unico esponente maschile eredita questo enorme fardello. Diventare un mentore degli Hunger Games sembra essere l’unica soluzione per riguadagnare il prestigio perso dalla sua famiglia. Il percorso si rivelerà fin dall’inizio una salita impervia, quando si vedrà assegnare il tributo più misero e debole, la ragazza del distretto 12. Grazie all’incredibile e inaspettata personalità di Lucy Gray Bird, però, il giovane Snow capirà presto che può sfruttarla a suo vantaggio e, insieme alle sue capacità, riuscire ad attirare i riflettori su di se e sul suo tributo per accaparrarsi i favori del pubblico, fattore determinante per la vittoria finale dei giochi.

Ma dentro l’arena è un’altra storia. E in qualche modo Coriolanus lo scoprirà sulla propria pelle. In un cammino tra alti, bassi, sentimenti confusi e contrastanti, il giovane rampollo degli Snow rivelerà i torbidi retroscena degli Hunger Games cercando di sfruttarli a suo vantaggio, mettendo in gioco la propria carriera e la propria vita.

Donald Sutherland uno dei protagonisti della trasposizione cinematografica della fortunata serie di libri di cui è autrice Suzanne Collins.

UN CONFLITTO FRA AMORE E ODIO

Considerato tutto questo sarà comunque difficile provare simpatia per quel personaggio dispotico che darà filo da torcere alla coraggiosa Katniss nei primi tre libri, perché nonostante ci si ritrovi in un costante conflitto interiore di amore e odio con Coriolanus, alla fine prevarrà il secondo sentimento. Già durante la sua giovinezza dimostrerà di avere un animo votato esclusivamente al tornaconto personale, pronto a calpestare chiunque si metta sulla sua strada. Mosso dall’orgoglio e dalla presunzione di meritare un presente migliore, solo perché porta un cognome importante e prestigioso.

Ammetto di essere uno di quei lettori nostalgici che rimane affezionato alle storie che legge, quindi anche se spesso i seguiti non sono all’altezza degli originali, è pur sempre contento di poter continuare a passare del tempo, in qualche modo, con le belle emozioni regalate dalle storie e dai personaggi passati. Nulla di più però, “Hunger Games ballata dell’usignolo e del serpente” è un libro piacevole anche se non necessario, ma come dicevo all’inizio è un dovere di ogni lettore portare a termine una storia. Comunque la scelta del titolo e il suo significato, molto ben nascosto, rimangono il vero segreto da svelare.

 

<Credo che gli esseri umani abbiano una bontà innata. Sappiamo quando varchiamo la linea tra il bene e il male, ed è la sfida di un’intera esistenza cercare di rimanere dalla parte giusta di quella linea.>

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