Il luogo dove abita Miresa Cerro con la famiglia ha un nome suggestivo: Trexenda. Una località che dà il nome a un rio, sempre ricco di acque da cui poi si forma il Quiliano ed è un luogo circondato da boschi e silenzio.
In realtà tanto silenzio nella fattoria di Miresa Cerro non c’è perché l’attività è intensa e ruota attorno agli animali da cortile che crescono in piena liberta: nello stagno per le oche, ai recinti per i polli, conigli e i piccioni. Ci sono persino un maiale vietnamita che non si preoccupa molto della dieta, vezzeggiato da tutta la famiglia, vero prototipo di pigrizia e coccole e un piccolo gregge di pecore tutelato da un maschio combattivo. E poi ci sono le api, una ventina di arnie, per una piccola produzione tutta naturale al quale il cliente deve arrendersi: se è finita la scorta inutile chiedere, Miresa Cerro non ricorre a espedienti, né additivi. Questo sistema le ha procurato una buona fama, e clienti sempre in attesa. Nel video l’apicultrice racconta la propria storia e come sia mutato l’ecosistema che ruota attorno alle api. A lei la raccolta del miele riesce sempre e di qualità. Ma Miresa si schernisce: “Quando mi chiedono come mai il miele è così buono io dico sempre che non è merito mio. Il miele lo fanno le api”.
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