Un camoscio a Montagna, per la precisione nei boschi di Garbo. Dopo l’ormai abituale frequentazione del lupo, un nuovo ospite si affaccia nei boschi del savonese. Il camoscio è un animale che frequenta gli habitat più disparati: dal fitto delle faggete alle praterie d’alta quota, fino a pietraie e zone rocciose nelle sommità. La maggiore presenza di individui è riscontrabile nelle province di Trento, Bolzano e Verona (Prealpi Veronesi) ed in Piemonte, nei cui territori risulta al momento concentrato il 62% dei camosci alpini italiani. Il suo limite meridionale in Italia è nella Provincia di Imperia, ove vi è una popolazione stanziale sul Monte Grammondo a circa 6 km in linea d’aria dal mare; inoltre sempre in Provincia di Imperia, grazie ad alcune particolarità del territorio, vi è una delle camosciare più basse come quota (Drego, ad una quota inferiore ai 1000 m s.l.m.). L’esemplare ripreso nel video, probabilmente, appartiene a una piccola comunità di camosci della provincia di Savona nella zona dal Monte Galero che è contigua a quella di Imperia. Proprio questa piccola comunità rappresenta oggi nuovo il limite meridionale della distribuzione, anche se la presenza è dimostrata solo in modo stagionale e il numero di soggetti presenti è ancora troppo basso.
UN CAMOSCIO A MONTAGNA
Un camoscio a Montagna, per la precisione nei boschi di Garbo. Dopo l’ormai abituale frequentazione del lupo, un nuovo ospite si affaccia nei boschi del savonese. Il camoscio è un animale che frequenta gli habitat più disparati: dal fitto delle faggete alle praterie d’alta quota, fino a pietraie e zone rocciose nelle sommità. La maggiore […]
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