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GIOVANI E VIOLENZA

Molte, troppe, violenze. Gli studenti del Campus prendono posizione e chiedono al Rettore, Federico Delfino, al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, e alla Delegata per le pari opportunità Angela Celeste Taramasso, spazio e considerazione con un documento di denuncia. “Siamo studentesse e Studenti di “Idee Giovani UniGe” e “Sinistra Universitaria” – si legge nel […]

Molte, troppe, violenze. Gli studenti del Campus prendono posizione e chiedono al Rettore, Federico Delfino, al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, e alla Delegata per le pari opportunità Angela Celeste Taramasso, spazio e considerazione con un documento di denuncia. “Siamo studentesse e Studenti di “Idee Giovani UniGe” e “Sinistra Universitaria” – si legge nel documento – che, alla luce dei sempre più frequenti eventi di violenza e discriminazione di genere a livello sia locale sia nazionale, ci siamo chiesti cosa ognuno di noi possa fare per bloccare una scia di sangue e violenze ormai incessante. Siamo consapevoli degli strumenti messi in atto per supportare e accogliere le richieste di chi ne ha bisogno, ma serve farli conoscere maggiormente e, laddove sia necessario, implementarli”.

MARA LAMBERTO

“In Liguria –prosegue il documento – esistono già 9 i  Centri Antiviolenza accreditati con la Regione, Centri che accolgono chi ha subito violenza di genere indipendentemente dalla nazionalità, etnia, religione, orientamento sessuale, stato civile, credo politico e condizione economica. Presso questi luoghi si trovano sportelli di ascolto, dove i cittadini possono essere supportati, ricevere colloqui di accoglienza e ascolto telefonico.

Crediamo d’altronde che, istituirne altri all’interno delle strutture dell’Università degli Studi di Genova, possa agevolarne l’accessibilità per la Comunità accademica tutta. Tale proposta potrebbe essere realizzata grazie al dialogo e alla collaborazione con I Centri antiviolenza sopra citati e sotto la supervisione del Consulente Fiduciario di Ateneo. Questa è infatti una figura super partes chiamata a prevenire, gestire e aiutare a risolvere i casi di mobbing e di molestie che hanno luogo nell’ambiente di lavoro o di studio dell’Ateneo”.

“Riteniamo –conclude il documento – altresì fondamentale ricordare che già esiste un numero gratuito di pubblica utilità antiviolenza e stalking – 1522 – attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile”.

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