Informazione web della Comunità di Quiliano

free wifi quiliano

P.zza Costituzione
Biblioteca

LO SCRITTORE CONSIGLIA

ITALO CALVINO “SE UNA NOTTE D’INVERNO UN VIAGGIATORE” Riccardo Bianco è nato nel 1989, risiede a Quiliano, ma è di Savona. Ama leggere “passione che mi ha avvicinato molto alla scrittura con la voglia di mettermi alla prova. Non resisto al fascino di una bella storia. ” Come scrive di sé stesso. Autore, è stato […]

ITALO CALVINO

“SE UNA NOTTE D’INVERNO UN VIAGGIATORE”

Riccardo Bianco è nato nel 1989, risiede a Quiliano, ma è di Savona. Ama leggere “passione che mi ha avvicinato molto alla scrittura con la voglia di mettermi alla prova. Non resisto al fascino di una bella storia. ” Come scrive di sé stesso. Autore, è stato finalista in premi letterari. Ha pubblicato “Ci scusiamo per il disagio” che è la sua prima collezione di racconti autopubblicata, ma anche racconti brevi come “Nata sulla Luna”, “La casa in affitto” “Stasera cucino io”.

Questa volta ci guida consigliandoci un bellissimo libro, presente nella biblioteca civica: “Un romanzo che mi ha coinvolto, stupito e stregato fin dalla primissima pagina”. Riccardo Bianco ci parla di scelte emotive e del leggere al tempo del Covid, in questo inverno che è dentro e fuori di noi. Una serie di notevoli motivazioni alla lettura.  Vediamo come.

ECCO I MIEI PERCHÈ

RICCARDO BIANCO

ITALO CALVINO

“SE UNA NOTTE D’INVERNO UN VIAGGIATORE”

I

In un periodo come quello che stiamo vivendo, dove viaggiare è quasi un’utopia, c’è bisogno di trovare altri espedienti per staccare dalla routine. Giornate fredde e ventose con la pioggia che picchietta sui vetri; si passa meno tempo all’aperto e il sole ci tiene meno compagnia. In questi momenti bisognerebbe avere il coraggio di prendere un libro, godersi una coperta calda, magari con una tazza di the, e prendersi il tempo per la lentezza di un libro. Siamo bombardati da notizie di ogni genere che ci arrivano da tutte le parti, frenetiche e ridondanti, che non è per forza un male, ma per quelli come me che ogni tanto sentono la necessità di staccarsi da tutto il resto, la lettura è l’alleato ideale. Rispetto ad un film, o una serie tv, per quanto le ami, solo con un libro tra le mani riesco a vivere e immedesimarmi davvero in una storia. Tutto questo l’ho ritrovato nel libro di cui vi voglio parlare questa volta.

Mi riferisco al famoso libro di Italo Calvino “Se una notte d’inverno un viaggiatore”. Difficile non averlo sentito almeno nominare. Più difficile forse averlo letto, io ad esempio mi ci sono dedicato solo recentemente. Un romanzo che mi ha coinvolto, stupito e stregato fin dalla primissima pagina. Forse se ne è anche parlato tanto di questo libro, non è certo una novità, ma ci tengo a lasciare il mio pensiero perché è una lettura che mi sento di consigliare anche e soprattutto a chi legge un po’ meno o ha piacere di avvicinarsi alla lettura.

 

 

leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà…”

 

 

Una storia solo sul piacere di leggere. Può sembrare una banalità, ma ogni lettore cerca una storia per motivi molto diversi pur avendo ognuno le sue particolari pretese, su quello che vorrebbe trovare all’interno del libro. Calvino prova a soddisfare tutti, almeno in parte, o almeno fa finta di provarci.

 

Lo scrittore ci prende per mano con un breve preludio per poi partire con la prima storia, che dà il titolo al libro, ma presto scopriremo che c’è qualcosa che non va. Proprio mentre stavamo entrando nel vivo e iniziavamo a conoscere meglio il misterioso viaggiatore, ci ritroveremo catapultati all’interno di una storia diversa, poi un’altra ancora, e una successiva. Come scatole cinesi, dove ogni scomparto nasconde un segreto che a sua volta ne cela di altri, così Calvino ci seduce, portandoci vicino alla conclusione di una storia per poi troncarla e iniziarne un’altra completamente nuova.

La prima reazione potrebbe essere quella di lanciare via il libro, disfarsene in qualche modo, quasi ci si sentisse presi in giro. Per quale sentimento sadico lo scrittore ci soffia via da sotto il naso una bella storia, quando è ormai rodata e pronta ad esplodere? È inutile dire che non buttare via il libro ne vale assolutamente la pena? Il piacere della lettura, forse, è proprio questo, ed è indipendente da come può finire una storia. Che può essere positiva o negativa, ma per ogni lettore, per quello che ha provato leggendo, avrà un significato diverso.

 

 

“perché scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto; perché la verità che può uscire dalla mia penna è come una scheggia saltata via da un grande macigno per un urto violento e proiettata lontano”

 

 

Ho davvero amato questo romanzo, intanto perché fin dall’inizio mi sono trovato spiazzato ed incuriosito dalla sua struttura originale e mi ha davvero affascinato seguire la storia nella storia, quasi vivendola in prima persona.

Sul serio un bel libro che mi sarebbe piaciuto incontrare prima nella mia avventura da lettore.

 

Di