Tra letteratura e sport si aprono gli “Incontri con l’autore” alla biblioteca civica di Quiliano con il libro su Alfonsina Strada
MARCO OLIVERI
Quiliano città viva, Quiliano città che legge. È con grandi interesse e curiosità nei confronti della cultura da parte dei Quilianesi che domenica scorsa, 11 luglio, si è alzato il sipario sugli “Incontri con l’autore”, negli spazi della biblioteca civica “Aonzo” di piazza Costituzione. A tenere a battesimo la costola letteraria, composta da tre appuntamenti, della rassegna di eventi “Quiliano Città Viva”, a cura dall’associazione “E20”, è stata la presentazione del romanzo “Alfonsina e la strada” di Simona Baldelli, seguita da un nutrito numero di partecipanti, nonostante la giornata festiva e la concomitanza con la partita finale del Campionato Europeo di calcio tra Italia e Inghilterra che sarebbe iniziata tre ore più tardi.
La storia di Alfonsina Strada, prima e unica donna a partecipare al Giro d’Italia nel 1924, è stata occasione per parlare di letteratura e sport, grazie anche alla partecipazione del sodalizio savonese “Giro d’Italia d’Epoca”, il quale ha allestito la biblioteca quilianese di veri e propri cimeli come biciclette storiche e magliette di celebri ciclisti, tra cui la divisa di Girardengo indossata nel campionato italiano del 1919, concessa proprio da Michela Moretti Girardengo, presidente dell’associazione e discendente del mitico Costante, presente all’incontro per portare un saluto.
Riscatto, parità di genere e passione per la lettura sono gli altri temi emersi durante il pomeriggio in biblioteca: «Leggere è uno sport per il cervello e la letteratura uno strumento per creare mondi nuovi e tracciare le basi per un futuro migliore e più inclusivo – racconta l’autrice Simona Baldelli, al termine della presentazione moderata da Loretta Junk, membro del comitato di lettori del “Premio Italo Calvino” – a quasi cento anni di distanza dall’epoca in cui visse, la figura di Alfonsina Strada ci insegna che i diritti non sono mai scontati e la sua storia ci stimola ancora oggi a non mollare mai e ad imparare ad essere un poco sconfinati».
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