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LO SCRITTORE CONSIGLIA

OLIVER SACKS L’UOMO CHE SCAMBIÓ SUA MOGLIE PER UN CAPPELLO Riccardo Bianco è nato nel 1989, risiede a Quiliano, ma è di Savona. Ama leggere “passione che mi ha avvicinato molto alla scrittura con la voglia di mettermi alla prova. Non resisto al fascino di una bella storia. ” Come scrive di sé stesso. Autore, […]

OLIVER SACKS

L’UOMO CHE SCAMBIÓ SUA MOGLIE PER UN CAPPELLO

Riccardo Bianco è nato nel 1989, risiede a Quiliano, ma è di Savona. Ama leggere “passione che mi ha avvicinato molto alla scrittura con la voglia di mettermi alla prova. Non resisto al fascino di una bella storia. ” Come scrive di sé stesso. Autore, è stato finalista in premi letterari. Ha pubblicato “Ci scusiamo per il disagio” che è la sua prima collezione di racconti autopubblicata, ma anche racconti brevi come “Nata sulla Luna”, “La casa in affitto” “Stasera cucino io”.

Questa volta ci guida consigliandoci un bellissimo libro, presente nella biblioteca civica. Bello, ma molto impegnativo. Le sue motivazioni sono convincenti e interessanti. Riccardo Bianco motiva la propria scelta e  valutazioni. Vediamo come.

ECCO I MIEI PERCHÈ

RICCARDO BIANCO

OLIVER SACKS

L’UOMO CHE SCAMBIÓ SUA MOGLIE PER UN CAPPELLO

Il libro che vi voglio raccontare oggi non è un romanzo accattivante, non ha il lieto fine e non vi farà sognare con la sua storia d’amore. È un’avventura e un viaggio in un certo senso, ma non di quelle a cui si è abituati.

“L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” di Oliver Sacks è una raccolta di casi clinici, di malattie mentali, analizzate e raccontate direttamente dallo scrittore e neurologo che ha in prima persona vissuto queste storie molto particolari.

“Ma chi era più tragico, chi era maggiormente anima perduta: l’uomo che sapeva o l’uomo che non sapeva?”

Il primo boccone amaro da digerire riguarda proprio il titolo, un semplice frammento di quanto contenuto in realtà nel libro, ma che rende bene l’idea, perché a dispetto dell’assonanza goliardica, si riferisce alla prima singolare storia, triste e riflessiva; la tragedia di un uomo seppur narrata con leggerezza. Sembra un controsenso, ma i sentimenti che si provano leggendo queste vicende sono discordanti. Personaggi ai limiti della realtà intrappolati nei loro mondi paralleli. Casi più unici che rari di persone che vivono vite poco comprensibili alla maggior parte di noi, ma non per questo meno straordinarie.

UN OSSERVATORE ATTENTO DELLA REALTÀ UMANA

Oliver Sacks era un esperto analista psichiatra e ci serve in questo libro le più strane distorsioni della mente umana che ha avuto modo di studiare ed osservare durante la sua lunga carriera. Le raccoglie, le cataloga e le racconta in modo fluido, scorrevole, come se fossero alla portata di tutti.

Non so se è corretto dire che è appassionante, ma ad ogni modo è avvincente provare a capire cosa c’è dietro, per quanto nebuloso e indecifrabile, ad alcune delle malattie mentali più conosciute e altre meno.

UN VIAGGIO NELLA MENTE UMANA

Intraprendere in qualche modo un viaggio nella mente umana e scoprire le persone che si nascondono dietro alcune malattie, approfondirne la conoscenza e provare a comprenderle. Ed è così che andiamo ad indagare l’altra faccia della medaglia, che spesso si fa finta di non vedere, per scoprire come in realtà dietro la fragilità di alcune personalità emarginate si possano nascondere dei talenti eccezionali.

Nonostante la delicatezza degli argomenti trattati, che Sacks suddivide in perdite, eccessi, trasporti e il mondo dei semplici, trovo che sia una lettura godibile da chiunque sia affamato di informazioni e non si ferma davanti a un muro che sembra invalicabile come la psiche umana ma, anzi, è disposto a mettersi in gioco con quella che magari non è la sua materia. Ovviamente la lettura non è esaustiva, ma una piccola scintilla in un enorme buio, in grado di accendere l’interesse anche dei più scettici.

GLI INTERROGATIVI SUL CONCETTO DI NORMALITÀ

Si tratta comunque di un libro impegnativo, anche per i diversi termini medici specifici utilizzati, ma che buon dare una grande soddisfazione portare a termine.

Ci si ritrova a chiedersi cosa sia in fondo la normalità. La fragilità dell’essere umano, ma anche la capacità di reagire a qualsiasi tipo di difficoltà. È questo che ci vuole far comprendere Sacks: che dietro una mente malata con evidenti deficit psichici, quelli più apparenti e vistosi, si nasconde una persona vera e propria, spesso trascurata, che messa in comunicazione con il mondo utilizzando il giusto linguaggio può aprirsi e rivelare la propria personalità, con tutte le sue caratteristiche e sfumature.

“Da un punto di vista biologico, fisiologico, noi non differiamo molto l’uno dall’altro; storicamente, come racconti, ognuno di noi è unico”.

 

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