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ULIVAGANDO A GARZI

Il percorso della camminata con guida nella frazione di Garzi organizzata domenica scorsa dal gruppo “Traqqe” della Pro Loco di Quiliano per la rassegna “Ulivagando” ANDREA OLIVERI Tutti pazzi per Garzi: è questo quello che devono aver pensato gli abitanti della piccola frazione quilianese alla vista dei numerosi partecipanti che hanno invaso il suo borgo […]

Il percorso della camminata con guida nella frazione di Garzi organizzata domenica scorsa dal gruppo “Traqqe” della Pro Loco di Quiliano per la rassegna “Ulivagando”

ANDREA OLIVERI

Tutti pazzi per Garzi: è questo quello che devono aver pensato gli abitanti della piccola frazione quilianese alla vista dei numerosi partecipanti che hanno invaso il suo borgo e i boschi limitrofi durante la passeggiata tra gli ulivi organizzata dal gruppo ‘Traqqe’ della Pro Loco nell’ambito di “Ulivagando” domenica 10 aprile; una zona non troppo battuta e conosciuta ai più ma che si è guadagnata un posto privilegiato nei ricordi di chi ha potuto vagare – opportunamente guidato da Massimo Becco e dai volontari della Pro Loco – non solo attraverso i suoi sentieri ma anche nella sua storia, percorrendo un sentiero di circa tre chilometri – adeguatamente ripulito e messo in sicurezza dal gruppo “Traqqe” per l’occasione – caratterizzato da una prima parte a uliveto che, man mano che ci si addentra nel bosco, evolve presentando i caratteristici lecci e i corbezzoli. Questa zona di macchia verde mediterranea è nota soprattutto ai fungaioli del posto che vanno alla ricerca del “giandurlìn”, tipico fungo che cresce sotto il leccio. Non a caso Garzi in dialetto significa “il posto dei lecci” e deriva proprio dal nome tradizionale di questi alberi.

Una volta percorsa la zona denominata della Rocca, di fronte al Bric della Checchezza e raggiunto la cima nella zona Bricco – dove è ben visibile tutto il bacino del Comune di Quiliano: Rocca dei Corvi, Monte Alto, Monte Baraccone e Monte Burot – gli escursionisti sono stati accompagnati sulla via del ritorno, dove, all’altezza di Viarzo, hanno potuto osservare la Costa di Casa che, partendo dai cappuccini di Quiliano, arriva fino alla Teggia, al Monte Burot e alla zona di Altare.

Dopo aver visitato la chiesetta di San Bernardo (facente parte della parrocchia di Montagna) e ascoltato il racconto della storia della cappella, sorta nel XVII secolo in seguito all’epidemia di peste del 1632 e che presenta al suo interno una statua della Madonna acquistata direttamente a Lourdes, gli ‘ulivaganti’ hanno fatto ritorno a Garzi, dove, grazie alla disponibilità di alcuni abitanti della località, hanno avuto la possibilità, dopo ben tre ore di cammino, di suggellare la giornata degustando i prodotti tipici del territorio, sempre e rigorosamente a base di olive e olio. Particolarmente suggestiva la visita all’interno del vecchio borgo di Garzi, con tappa all’antica fonte “Nebutìn”, sovrastata da un grande ciliegio in fiore, e al nuovo bed and breakfast “L’Antica Macina” con vista su tutta la vallata della frazione. 

Ulivagando” sarà ancora protagonista sabato 16 aprile nell’ambito di Quiliano Mercato Natura, presso il parco di San Pietro in Carpignano, dove si potranno non solo ascoltare le testimonianze di alcuni olivicoltori che spiegheranno il proprio modo di intendere l’ulivo e di fare e assaggiare l’olio, ma anche assistere ad un laboratorio sul suo uso alternativo nel campo del sapone e della cosmesi naturale. 

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