La foto di quello squarcio sulla strada quando era intervenuta la Protezione civile aveva creato una profonda angoscia: il margine del Quazzola spazzato via dall’onda di piena era una ferita che sembrava difficile se non impossibile da rimarginare.
ESTER MANITTO
A pochi mesi dal devastante inverno del 2019 quando l’intero territorio era stato travolto da nubifragi e conseguenti smottamenti e frane, gli interventi del Comune hanno riportato alla normalità una situazione grandemente compromessa. Il cedimento del muro d’argine del Quazzola ha interessato la strada comunale di via Tecci con un danno di oltre 351 mila euro.
I lavori, programmati dall’Assessorato ai lavori pubblici, ed eseguiti sotto il controllo e la direzione dell’Ufficio tecnico del Comune con l’ingegner Giulio Mesiti, hanno portato alla realizzazione di una sottofondazione in scogli con soprastante muro in cemento armato per una lunghezza di 41 metri circa e al ripristino del muro d’argine con operazioni di scavo e la contestuale posa di nuove tubazioni di scarico al posto delle preesistenti e di una tubazione microfessurata collegata allo stesso per lo smaltimento delle acque. Inoltre è stata ripristinata una porzione del manto stradale mediante stesa di binder e tappeto. Ora con un nuovo aspetto, come evidenza anche il volo del drone, il collegamento è tornato alla sua funzionalità originaria.
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