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PIACERE SONO VALLEGGIA! NO: IO SONO VALLEGGIA

Due località omonime tra mare e montagna legate dal filo della tradizione, dell’arte e della fede. ELENA GIANASSO Valleggia è un piccolo borgo di soli 3 abitanti stabili a nemmeno due chilometri dalla frazione di Montescheno, in Valle Antrona al confine con la Svizzera. È un luogo magico, dove si ha la sensazione che, ad […]

Due località omonime tra mare e montagna legate dal filo della tradizione, dell’arte e della fede.

ELENA GIANASSO

Valleggia è un piccolo borgo di soli 3 abitanti stabili a nemmeno due chilometri dalla frazione di Montescheno, in Valle Antrona al confine con la Svizzera. È un luogo magico, dove si ha la sensazione che, ad un certo punto, il tempo si sia fermato e alcune delle vecchie case abbiano ripreso vita; qui infatti si possono trovare antichi ruderi e bellissime dimore in cui moderno e rustico di sono fusi alla perfezione.

La Valle Antrona è la meta ideale per coloro che amano la tranquillità, i paesaggi selvaggi, i luoghi incontaminati quasi fermi nel tempo, i laghi alpini, l’armonia, le feste di paese, la buona cucina e la cordialità.

Sculture per le vie di Valleggia

Nella frazione di Mostescheno a Valleggia vive e lavora Giorgio Sartoretti che ha lasciato la famiglia per rifugiarsi solitario in questo piccolo pezzo di mondo che con piccole costruzioni in legno tra cui una chiesetta, un lavatoio e il forno per il pane, ha mantenuto il suo fascino ottocentesco. In questo luogo magico, di cui Giorgio Sartoretti è il custode, l’artista esprime al meglio la sua arte anche attraverso la scultura. Valleggia, antico agglomerato ossolano nel comune di Montescheno, che era abbandonato e raggiungibile solo a piedi. La baita, dimora dell’artista,è una mostra d’arte in divenire, alla pareti sono appese le sue opere, tele e colori immerse in un’atmosfera piena di luce. Nel giardino della casa museo sculture in pietra si alternano a vasi di fiori colorati.

Come il territorio ligure la cultura di Valleggia in valle Otrona si nutre di ricordi, antichi mestieri e leggende che vengono tramandate, ritroviamo storie di streghe, usanze per matrimoni e funerali. Come in tutti i luoghi cristallizzati dal tempo il dialetto ha la sua importanza ed è segno di una identità locale che non vuole farsi sopraffare dal tempo che inesorabilmente scorre. Nella valle si è insediata anche una comunità buddista che in totale integrazione con il territorio che la ospita si adopera per valorizzare questo piccolo angolo di mondo incantato dove il tempo pare essersi fermato

 

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