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POLLAIO SCUOLA DI VITA

Marco Corzetto è in insegnante, un prezioso insegnante di scuola agraria, che ama la natura profondamente e che oltre ad essere uno dei pochi che riesce a curare le palme dal punteruolo rosso ha anche avviato una serie di esperimenti sociali sia con le api in città sia con le galline. Qui, grazie al blog […]

Marco Corzetto è in insegnante, un prezioso insegnante di scuola agraria, che ama la natura profondamente e che oltre ad essere uno dei pochi che riesce a curare le palme dal punteruolo rosso ha anche avviato una serie di esperimenti sociali sia con le api in città sia con le galline. Qui, grazie al blog di Donata Bonometti che ci ha passato questo delizioso intervento, il professor Corzetto ci racconta di come abbia  adottato un gruppetto di galline che ora, dopo aver passato una estate in libertà, diventeranno le abitanti e le vigilanti  del suo apiario dove, in uno spazio verde alle spalle di Genova, tiene dei corsi per imparare ad essere apicultori. Una piccola grande storia di relazione fra uomini e animali che ci insegna molto.

MARCO CORZETTO

I pennuti hanno un’anima?

Quest’anno ho fatto una pazzia, ho acquistato alcune galline  presso un allevatore della zona di Casella.

Gli animali vivevano all’interno di un capannone, addossati  le une alle altre senza mai vedere la luce del sole.

E’ la prima volta che acquisto galline “vive”, quasi a volere compiere un atto di pietà e donare ad alcune di esse uno spiraglio di effimera “libertà” o forse no, per impegnare con la loro gestione,  la mia mamma da poco vedova; lei ama gli animali e sapevo che se ne sarebbe presa cura nella casa del soggiorno estivo, all’interno dell’ampio giardino che la circonda.

O forse il motivo per il quale ho acquistato le galline è ancora un altro: ho sempre voluto mettermi in gioco e “provare”…. dimostrando ad altri quanto sia facile “lavorare, produrre e divertirsi” nello stesso momento!

Ed allora ecco le galline, quattro per la precisione.

Api e galline una convivenza molto sociale a Genova

Se possiedi una piccola superficie all’aria aperta non c’è niente di più semplice che allevare, senza fatica ed a costi pressoché nulli, alcune galline.

Dopo aver acquistato una gabbia “antivolpe” l’ho dotata di una porta “crepuscolare”: apertura al mattino, quando si fa chiaro e chiusura quando diventa buio e le galline sono ormai rientrate nella gabbia.

Per il cibo ho acquistato una mangiatoia ad apertura “a pressione” il cui sportello si apre quando l’animale vi sale sopra; in questo modo nulla andrà sprecato ed eventuali “intrusi” quali topi o similari non potranno cibarsi delle granaglie non avendo un peso corporeo sufficiente ad aprire lo sportello di accesso al cibo. L’acqua è garantita da un recipiente a sifone cosicchè gli animali potranno nutrirsi e bere indipendentemente dalla nostra presenza.

Con un costo di euro 4 a gallina mi sono garantito una fornitura di 3, 4 uova al giorno per tutto il periodo estivo.

Uova genuine e sane, poiché le galline razzolano libere per il giardino  cercando lombrichi, rincorrendo insetti, catturando un giorno perfino una vipera !

E mi forniscono costantemente concime per l’orto.

Economicamente un vero investimento. Eticamente  una buona pratica

Peraltro è successo ciò che non avrebbe dovuto accadere…..mia  mamma le ha osservate  e ha dato loro un nome in base alla personalità che parevano possedere!

Strani animali le galline: Regina si differenzia dalle altre per via delle piume “tigrate” del collo! E’ più massiccia delle altre ed è quella che fa le uova più grandi. Mancando il gallo “lei” è la gerarca del gruppo: la prima a nutrirsi, la prima ad uscire dalla gabbia……Regina quindi è la leader del mio pollaio.

Poi vi è “Co co .uno strano pennuto, che ama la compagnia degli esseri umani, è il cane del pollaio!  Frequentemente trascorre il suo tempo ad osservarci e quando può si intrufola nelle zone “vietate”…già perché solo le zone con superficie terrosa sono loro permesse per il “pascolo”, ma non devono entrare nelle zone piastrellate poiché le galline hanno una strana abitudine: la “mollano” ovunque! Ma Co Co non è consapevole di questo e quando riesce si infila sotto al tavolo e prova a fare il cane.

“Solitaria” è invece la pollastra più indipendente del gruppo poiché spesso si distacca dalle compagne per esplorare altre zone della vasta superficie loro concessa.

Infine “Piccina”la più piccola, per dimensione, del gruppo! Lei non ha una vera e propria personalità e se dovessi descriverne il “comportamento”…..farei riferimento al film di Checco Zalone sul suo “Quo vado e stipendio fisso”!

Piccina è la “gregaria” la “sottoposta”,  “l’inferiore” come direbbe Villaggio lei si nutre quando lo fanno le altre e non prende mai un percorso diverso dalle compagne, depone le uova dopo che le altre lo hanno già fatto,  evita di prendere ogni iniziativa!

Non sono certo che le galline abbiano un’anima ma se posso darvi un consiglio: non date mai  loro un nome! Potreste affezionarvi ed alla fine vivere di sole verdure.

L’estate inesorabilmente vola via, presto volgerà al termine. Al tempo di rientro in città e non sarà più possibile tenere i nostri pennuti nella casa di campagna…ed allora?

Qualcuno penserà già ai raffreddori ed al buon brodo di gallina come panacea di questo malanno di stagione. Non è cosi, Regina, Co Co, Solitaria e Piccina si sono guadagnate la pensione.

In autunno saranno trasferite nell’Apiario Urbano Genovese e diverranno le mascotte dell’area.

  Marco Corzetto è docente all’istituto Agrario  Marsano e esperto apistico presso Apigenova che trovate su facebook e al numero di telefono 010509163.

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