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I “PERCORSI” SONO REALTÀ

Lo scorso anno, quando iniziarono le pubblicazioni di Quilianonline.it, il primo progetto che decidemmo di lanciare furono i “percorsi che resistono”. Non avevamo posto una scadenza di tempo e di spazio, perché non avevamo idea di cosa richiedesse. MARIO MUDA L’idea era di dare seguito a un’idea di Nadia Ottonello che aveva ripreso quella di […]

Lo scorso anno, quando iniziarono le pubblicazioni di Quilianonline.it, il primo progetto che decidemmo di lanciare furono i “percorsi che resistono”. Non avevamo posto una scadenza di tempo e di spazio, perché non avevamo idea di cosa richiedesse.

MARIO MUDA

L’idea era di dare seguito a un’idea di Nadia Ottonello che aveva ripreso quella di alcuni alunni delle scuole elementari statali “don Peluffo” di Quiliano, classi quarte dell’anno scolastico 2004/2005 insegnanti Alessia Mozzone, Maria Saraceno, Carmela Testa. L’idea era semplice, doverosa, ma non facile. Si trattava di ricostruire, mettere nero su bianco, tutte le vie, i cippi, i monumenti che, a Quiliano, erano stati dedicati ai Martiri della Resistenza. Dedicare una pagina a quelle persone, in prevalenza giovani, che durante la Resistenza si opposero ai nazifascisti, vennero catturati, torturati perché rinunciassero alle loro idee e, infine uccisi. Sono una cinquantina di nomi, qualcuno ovviamente è ripetuto, che danno vita ad un percorso doloroso, ma significativo e che rendono Quiliano e le sue frazioni, un punto fermo nella nostra provincia, ma crediamo anche in tutt’Italia. Quiliano non ha dimenticato il debito di riconoscenza e negli anni ha aggiunto una via, un cippo, una lapide perché, chi ha dato la vita, non finisse dimenticato. Oggi, con i “percorsi che resistono”, Quilianoline ha, non solo tracciato e fissato tutti i nomi, ma anche dato vita a un progetto significativo. I nomi sono stati inseriti nel nostro sito e, grazie a questo, con un codice QR si possono raggiungere e “leggere” le singole storie. In un anno abbiamo svolto un lavoro enorme. Costruito le mappe della città, identificando vie, cippi e lapidi in modo che fossero raggiungibili e leggibili da chiunque e reso le storie di ognuno dei  protagonisti a portata di mano. Ogni martire, ogni luogo a lui dedicato, oggi ha una targa, un codice, attivato il quale, si può conoscere la vicenda che lo ha visto protagonista. Andrea Oliveri che ha scritto la maggior parte delle storie (una fatica non semplice e non facile la sua), ma anche Marco suo fratello e Sabrina Rossi che si sono adeguati al suo stile, hanno voluto dare un taglio emotivo e molto personale a quest’opera dove prevalgono i sentimenti. Chi leggerà o vedrà i video che ne sono stati tratti si immergerà nella storia e nella vicenda in un modo unico e molto partecipe. Perché la storia di un ragazzo di 19-20 anni che sceglie di morire per non tradire e nonostante le minacce e le torture non abiura, è un patrimonio da non sottovalutare. E abbiamo voluto mettere in evidenza l’età proprio per questo. Ci sono anche molte persone che sono morte più avanti negli anni, ma il numero di questi giovani resta preponderante e significativo. Un monito. I “percorsi che resistono” sono praticamente finiti, restano da completare alcuni video, ma la loro trama è già fissata e così abbiamo voluto completare l’opera con la pubblicazione di un libro che consentirà di leggere, vedere e seguire i video anche senza recarsi nelle strade. Il libro, le mappe e la parte grafica sono state realizzate da Marta Delfino che oltre a far parte di Quilianonline insegna grafica all’Itis e con i ragazzi della 4E Istituto Ferraris Pancaldo di Savona – Grafica e Comunicazione ha preparato una serie di manifesti che sono quelli che accompagnano il progetto. Un lavoro importante di grande qualità che ha unito i giovani uccisi per la Resistenza a questi che vivono la loro vita con altri obbiettivi, ma sicuramente hanno capito l’importanza e il valore di quel sacrificio. Perché come dice il messaggio che hanno voluto lasciare e che campeggia su tutti i manifesti: ricordare è fare rivivere. Un grazie a loro e al Comune di Quiliano che, sin da subito, ha sposato l’idea, incentivato e valorizzato il progetto “percorsi che resistono” e lo ha messo al centro di questo 24-25 aprile. Perché, per tutti noi, “Ricordare è fare rivivere”.

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