Venerdì 16, ore 18, in sala consiliare, la presentazione del nuovo libro di Giuseppe Milazzo “L’avvento del fascismo a Savona”
ANDREA OLIVERI
A un secolo di distanza dalla presa del potere di Benito Mussolini – e complice anche il delicato momento politico attuale, in cui si assiste alla ripresa di consenso di partiti e ideologie vicine all’estrema destra – c’è ancora la necessità di parlare di fascismo, di come sia riuscito ad affermarsi in Italia e dei mezzi che utilizzò per imporsi per oltre vent’anni. Ufficialmente il periodo di dittatura fascista inizia il 31 ottobre 1922 in seguito alla marcia su Roma, ma il germe del nazionalismo e del totalitarismo inizia a diffondersi molto prima, almeno a Savona e dintorni: è questo il tema alla base del nuovo libro del professor Giuseppe Milazzo, dal titolo “L’avvento del fascismo a Savona” che verrà presentato nella sala consiliare del Comune di Quiliano venerdì 16 settembre alle ore 18, nell’ambito della rassegna letteraria “Incontri con l’Autore”.
Quella di venerdì sarà la prima di una serie d’incontri di presentazione del libro, cui interverranno, oltre all’autore, il sindaco di Quiliano Nicola Isetta, il Presidente dell’associazione “Cento Fiori” di Savona Giancarlo Berruti e il presidente della sezione Anpi di Valleggia Giovanni Patrone, autore di numerosi testi sul tema della Resistenza quilianese.
Non è un caso che Giuseppe Milazzo inizi il ciclo di presentazione del libro proprio da Quiliano, città simbolo dell’antifascismo; e se Savona ha da poco celebrato i cent’anni dall’assalto fascista al Comune e alla Camera del Lavoro del 4 agosto 1922, non bisogna dimenticare come, lo stesso giorno, anche il Municipio di Quiliano subì la violenta occupazione dei fascisti del Comitato Segreto d’Azione, dichiarando decaduta l’allora Giunta Bertolotto e affiggendo per le strade del paese un manifesto che informava la popolazione di come il Comune fosse ora nelle loro mani: “Dalle sue finestre sventola il tricolore e il nostro gagliardetto, il triste episodio della bandiera rossa non si ripeterà più – si leggeva – in Municipio ci siamo e ci resteremo perché con noi è tutto il Paese!”. Tuttavia quell’evento fu solo l’epilogo delle ostilità dei ‘rappresentanti del nuovo ordine mussoliniano’ ai danni dell’amministrazione di Quiliano, risentimento nato ben tre mesi prima, cioè dal controverso episodio avvenuto il Primo maggio di quell’anno in cui, durante una lite tra simpatizzanti comunisti e fascisti – e innescata da questi ultimi – era rimasto ucciso Andrea Prefumo: i fascisti specularono politicamente sul fatto e nei giorni successivi al delitto, oltre ad arrestare e incarcerare per ventiquattro giorni giovani innocenti contrari al regime che si stava instaurando, intimarono con la forza le dimissioni al sindaco Giobatta Bertolotto e agli altri consiglieri minacciando inoltre che, qualora non le avessero firmate, sarebbero stati accusati anch’essi di complicità dell’assassinio.
La presentazione de “L’Avvento del Fascismo a Savona” di Milazzo di venerdì, ad ingresso gratuito, sarà quindi l’occasione per fare un ripasso su un periodo cruciale della storia italiana, per conservare la memoria del passato e affrontare il futuro in un contesto socio-politico come quello odierno, in cui gli stessi fascismi ed estremismi avvenuti cento anni prima, mai erano parsi così drammaticamente attuali.
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