GLI AIUTANTI DI BABBO NATALE

Natale arriva in città in anticipo grazie ad una idea, patrocinata e sostenuta dal Comune di Quiliano, e nata dal progetto del gruppo parrocchiale di Valleggia che, grazie al coordinamento di Don Michele Farina, ha coinvolto anche gli animatori ed i ragazzi del gruppo “Le lepri Bianche” di Quiliano e l’associazione “Tagliate senza Frontiere”.

ELENA GIANASSO

L’idea è quella di provare a regalare – attraverso un gesto semplice un Natale più sereno alle persone che, in un anno già di per sé complicato, sono in maggiore difficoltà.

I regali sono stati realizzati dai giovani dei gruppi parrocchiali di Valleggia e Quiliano, dalla fase di progettazione alla concreta creazione per la persona prescelta. “I ragazzi, spesso soli e spaventati da questo periodo, creano i doni in prima persona riflettendo sul significato del Natale e sulla ricchezza delle piccole cose e dei gesti semplici-, racconta Daniele Panucci, presidente dell’associazione “Tagliate senza Frontiere.- Grazie al contributo dell’amministrazione e alle segnalazioni a livello parrocchiale, si è voluto fare un dono a più persone possibili per far sentire meno il peso della solitudine con un gesto anche piccolo ma significativo”.

“Il dono – spiega Panucci – è inclusivo a 360 gradi: sono state infatti coinvolte le piccole realtà commerciali presenti sul territorio dalle quali sono stati acquistati alcuni piccoli pensieri da donare, uno scambio di aiuto concreto a chi, come tutti, sta affrontando un anno senza precedenti”.

Anche gli anziani della Casa di Riposo San Giuseppe di Valleggia riceveranno i doni creati dai  nipoti di Babbo Natale attraverso la mediazione del Parroco e la disponibilità della direttrice, per loro sarà un’occasione straordinaria per poter tornare ad esprimere un desiderio, per riscoprire la bellezza dello spirito del Natale e ritrovare speranza nel futuro e nelle persone; i nonni percepiranno che qualcuno pensa a loro e alla loro felicità, in un momento delicato e difficile che ha visto la limitazione, se non l’annullamento, dei rapporti interpersonali, dei contatti con i familiari.