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LA BIBLIOTECARIA CHE VESTE I LIBRI

L’Inghilterra vittoriana di Dickens illustrata da Cristina Sosio, una “matita” quilianese. ELENA GIANASSO Con l’avvicinarsi delle festività natalizie la casa editrice savonese “black dog” presenta ai propri lettori un’antologia composta da tre racconti del più “natalizio” degli scrittori inglesi: Charles Dickens. Cristina Sosio, molto conosciuta a Quiliano per essere la bibliotecaria della “Aonzo”, ha realizzato […]

L’Inghilterra vittoriana di Dickens illustrata da Cristina Sosio, una “matita” quilianese.

ELENA GIANASSO

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie la casa editrice savonese “black dog” presenta ai propri lettori un’antologia composta da tre racconti del più “natalizio” degli scrittori inglesi: Charles Dickens.

Cristina Sosio, molto conosciuta a Quiliano per essere la bibliotecaria della “Aonzo”, ha realizzato sia il progetto grafico del volume che le illustrazioni. L’artista è riuscita a trasportare nella pittura digitale le proprie conoscenze sulla pittura a olio acquisite negli studi presso l’Accademia di Belle Arti. L’amore di Cristina Sosio per i libri e la cultura si esprime non solo nel suo lavoro di bibliotecaria e come illustratrice, ma anche direttore artistico del S.A.C.S. – Spazio Arte Contemporanea Sperimentale – del Comune di Quiliano. Ha collaborato, inoltre, all’allestimento di mostre importanti presso musei e spazi espositivi, in cui ha anche realizzato laboratori didattici per bambini. Le sue opere raccontano la vita attraverso ritratti, ama i volti, i corpi, gli sfondi che danno profondità e definiscono le immagini in primo piano.

Cristina Sosio, illustratrice e grafica
La suggestiva copertina dedicata a Dickens

Una particolare parte della sua produzione è rappresentata dalle copie d’autore che riproduce con le tecniche e i formati originali: si tratta di un’attenta e meticolosa ricostruzione filologica degli originali che, ad esempio nelle opere di Botticelli, restituisce fedelmente a chi guada la bellezza delle antiche tecniche pittoriche, mescolando pigmenti in polvere al tuorlo d’uovo nel tentativo di riscoprire il metodo della “tempera ad uovo”, o ricorrendo all’applicazione di lamine d’oro, secondo la rinascimentale tecnica dell’ “oro a missione”.

Il volume, “Storie di goblin e fantasmi”, impreziosito dalle illustrazioni di Cristina Sosio contiene le novelle “La storia dei goblin che rapirono il sagrestano”, “L’uomo posseduto e il patto col fantasma” e “Da leggere con un pizzico di buon senso”, ed è la seconda strenna natalizia dopo “La casa infestata” edito nel 2019, storia scritta sempre da Dickens.

L’artista quilianese che si esprime attraverso diverse tecniche, per questo libro ha scelto di utilizzare la “digital painting”. Le tavole realizzate con questa tecnica così moderna hanno esaltato i testi vittoriani a cui si sono accompagnate, creando un libro dalle atmosfere particolari e suggestive. La pubblicazione di “Storie di goblin e fantasmi” segna anche l’inizio della collaborazione tra la casa editrice savonese“black dog” e la “Dickens Fellowship”. Questa associazione culturale, con sede a Londra e ramificazioni in tutto il mondo, vuole esaltare e promuovere l’opera del grande autore da cui prende il nome. La “Dickens”, però, non è solamente una realtà accademica, ma, ispirandosi alle idee di Charles Dickens, è anche impegnata in attività filantropiche.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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