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SANREMO, BUONO O SBAGLIATO?

Anche quest’anno, malgrado varie lamentele, dubbi e perplessità, il Festival della canzone italiana, è andato in scena. Non proprio come tutti gli anni, perchè mancava il fulcro di ogni manifestazione importante: il pubblico e le strade, a causa dei vari decreti emanati, erano per lo più isolate e difatti, gli ammiratori e i fans dei […]

Anche quest’anno, malgrado varie lamentele, dubbi e perplessità, il Festival della canzone italiana, è andato in scena. Non proprio come tutti gli anni, perchè mancava il fulcro di ogni manifestazione importante: il pubblico e le strade, a causa dei vari decreti emanati, erano per lo più isolate e difatti, gli ammiratori e i fans dei cantanti non potevano camminare tra le vie in cerca dei loro beniamini.

MARA LAMBERTO

In particolare modo i ristoratori, hanno potuto servire i pranzi ai cantanti, fotografi, giornalisti e a chi ha dato vita , anche quest’anno, a questo festival tanto chiacchierato; ovviamente, però l’atmosfera che si respirava nell’aria era diversa , a cominciare dal fatto che i cantanti non potevano consumare alla sera al ristorante e l’assenza di persone in giro per le strade si faceva sentire sempre di più, anche a livello economico.

 

Dalle tante lamentele lette nei vari social e percepite nelle varie trasmissioni televisive, quelle più comuni e frequenti sono state il fatto di aver aperto il Teatro Ariston per il Festival, a discapito di tutti gli altri teatri italiani chiusi per la pandemia ed il dispendio economico per la messa in scena, in confronto alla situazione di disagio che c’è ancora adesso in Italia, peggiorata a causa del Covid.

Oltre a questo, molte persone non ritenevano giusta la messa in onda di un programma come il Festival di Sanremo, vista la situazione di sconforto del Paese, mentre altri sostenevano l’esatto opposto, ossia che un programma come il Festival potesse per cinque serate far divertire e in qualche modo far dimenticare la situazione che stiamo vivendo ancora adesso.

 

Anche se il pubblico in sala non era presente, i cantanti erano emozionati come al solito, perchè comunque potevano esibirsi davanti ad un pubblico da casa che li stava seguendo ed ascoltando con molta attenzione e anche con un po’ di voglia di riscatto, non potendo più assistere a concerti e rappresentazioni teatrali da più di un anno.

 

Quest’anno si è potuto assistere ad uno spettacolo con la s maiuscola e ascoltare varie canzoni che hanno rispecchiato diversi generi musicali.

Ciò, è testimoniato dalle prime posizioni in classifica , che rispecchiano il genere rock, pop/rap e pop/melodico.

Ci sono state varie novità tra i cantanti in gara e una di queste è sicuramente la vittoria di un gruppo, i Maneskin, che sin dagli esordi della loro partecipazione ad un talent, si sono fatti valere per la loro grinta e fatti sentire per il loro genere musicale che è il rock.

Questa vittoria ha diviso in due gli uditori: da una parte c’era chi era contento di questa inaspettata, ma sperata vittoria per questi volenterosi e umili ragazzi che calcavano per la prima volta quel palco, dall’altra, però, c’era chi sosteneva che la loro vittoria fosse immeritata per il genere e la canzone troppo “spinta” per un programma televisivo come il Festival della canzone italiana; secondo queste ultimi, la canzone poteva rispecchiare in pieno la situazione che si vive ancora ora.

 

Questo, può essere vero da una parte, ma dall’altra può avere un’altra chiave di lettura, ovvero il testo della canzone “Zitti e buoni” dei Maneskin può essere interpretato come un testo rivoluzionario che vuole segnare un cambiamento a questo Mondo che considera i giovani come nullafacenti e nullatenenti, quindi vuole riscattare la parola gioventù.

C’è chi pensa che con una canzone del genere, l’Italia possa fare una brutta figura all’Eurovision Song Contest, dall’altra, invece, molti pensano che questi ragazzi possano andare incontro al successo ed esprimere un concetto diverso da quello a cui si è abituati.

 

Altri momenti che hanno suscitato parecchio scalpore su quel palco, sono state le performances di Achille Lauro.

 

Il messaggio di Achille Lauro in realtà mirava a far capire alle persone di cercare di essere meno superficiali e di andare più nel profondo.

 

Non solo, lui nelle sue esibizioni, diceva sempre a chi lo ascoltava di essere sempre se stessi e di non avere mai paura del giudizio altrui. Purtroppo, al giorno d’oggi non è facile esprimere se stessi nel bene o nel male, ma bisogna sempre provarci.

 

 

 

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