Informazione web della Comunità di Quiliano

free wifi quiliano

P.zza Costituzione
Biblioteca

INTILI, FAME DI GOL

Leonardo Intili, classe 2000, fame di gol e lavoro per la squadra: questo il biglietto da visita del centravanti che milita nel Quiliano&Valleggia, una delle promesse della compagine. Dagli impegni lavorativi a quelli di campo, ecco che cosa ci ha raccontato. FABIO MARSIGLIA -Leonardo, pensi che questa situazione, per un giovane come te, sia svantaggiosa […]

Leonardo Intili, classe 2000, fame di gol e lavoro per la squadra: questo il biglietto da visita del centravanti che milita nel Quiliano&Valleggia, una delle promesse della compagine. Dagli impegni lavorativi a quelli di campo, ecco che cosa ci ha raccontato.

FABIO MARSIGLIA

-Leonardo, pensi che questa situazione, per un giovane come te, sia svantaggiosa in quanto non ti permette di “scalare le gerarchie” come vorresti o aumenta la tua voglia di dare il massimo?

La mia voglia di mettermi in gioco con gli altri attaccanti della rosa è molto forte e, inoltre, il confronto non mi intimorisce, anzi: non mi piace la sensazione di essere un titolare indiscusso. Preferisco giocarmi il posto dando il massimo in ogni allenamento, cercando un “quid” in più per mantenere alta l’intensità ogni volta.

-Lavori in un’azienda metalmeccanica; quanto pensi sarà difficile, quando si ripartirà, riabituarsi a sostenere l’attività lavorativa insieme con quella da calciatore a pieno regime?

Considerando che già adesso, con un paio di allenamenti a settimana, accuso un po’ il colpo, penso sarà parecchio difficile. La passione per il calcio che ho da oltre 12 anni, però, la fa da padrona e, nonostante debba sostenere molte ore di lavoro pesante, sono sempre a disposizione e pronto a dare il massimo in campo.

-Quanto è importante militare in una società ed essere agli ordini di un allenatore che hanno come priorità il valorizzare i giovani? Percepisci questa fiducia nei tuoi confronti?

Io, personalmente, la percepisco a pieno: il mister ci allena da ormai 3 anni e con lui c’è un dialogo continuo, ha un bel rapporto con tutti; anche quando mi rimprovera, lo fa col fine di farmi crescere e tenere alta la concentrazione. Lo apprezzo molto per quello che fa.

-Seppur la confidenza con il rettangolo di gioco sia stata poca quest’anno, come ti senti di valutare il livello della rosa e a cosa può ambire il Q&V nel prossimo campionato?

La rosa, a mio parere, è molto competitiva ed ha un’età media molto bassa; abbiamo un buon livello tecnico, ma anche tattico: sappiamo come muoverci ed abbiamo intesa, e questo fa tanto. La nostra proiezione è fare un campionato che ci porti in top-5, ma, il nostro obiettivo, fin dall’inizio, sarà vincere il campionato, perché abbiamo una squadra in grado di poterlo fare.

-E per quanto riguarda te? Che obiettivo ti poni per la prossima stagione?

Sicuramente la doppia cifra. Quest’anno, nonostante qualche infortunio, ero partito discretamente con 2 gol in 4 partite, quindi penso sia un traguardo alla mia portata; poi, in quanto attaccante, è un obiettivo che mi pongo sempre all’inizio di ogni stagione, per guadagnare fiducia e anche per soddisfazione personale. La priorità rimane comunque la squadra: se facciamo bene come collettivo, va benissimo.

-Che ambizioni hai per il tuo futuro? Preferiresti raggiungere un traguardo importante con il Quiliano&Valleggia o fare un salto di qualità in palcoscenici più importanti?

Gradirei sicuramente fare il salto di qualità, come tutti i ragazzi che crescono col sogno di giocare a calcio. Un’impresa con il Q&V mi piacerebbe in primis perché è la squadra del mio paese e, in secondo luogo, perché è un gruppo col quale mi trovo benissimo. Le chiamate magari arriveranno, magari no…chissà; io sono qui da 6 anni, do tutto per il Q&V e spero di fare bene. Poi, nel caso arrivasse qualche proposta allettante valuterei attentamente.

Di