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“LANDU” HA COMMOSSO CITTÀ E SPORT

Giovedì mattina alle 10 nella Chiesa di San Lorenzo, Quiliano e non solo, si stringerà attorno al feretro di Francesco Landucci per un’ultima dimostrazione di effetto e di stima. La scomparsa di “Landu” oltre a lasciare un vuoto immenso fra tutti coloro che lo hanno conosciuto come uomo di calcio ha scosso profondamente le persone […]

Giovedì mattina alle 10 nella Chiesa di San Lorenzo, Quiliano e non solo, si stringerà attorno al feretro di Francesco Landucci per un’ultima dimostrazione di effetto e di stima. La scomparsa di “Landu” oltre a lasciare un vuoto immenso fra tutti coloro che lo hanno conosciuto come uomo di calcio ha scosso profondamente le persone che lo avevano apprezzato per le sue molteplici iniziative di beneficenza e solidarietà. Vogliamo allegare a questo tributo che spontaneamente la popolazione di Quiliano e il mondo sportivo amatoriale hanno voluto riconoscere a Francesco Landini una ricostruzione della vita sportiva e umana di Francesco Landucci uscita su “La città e il Calcio” (https://storiadelcalciosavonese.wordpress.com) un blog curato da Luciano Angelini e Franco Astengo che gli hanno riservito una grande e commovente pagina che qui riportiamo.

SI È FERMATO IL GRANDE CUORE DI CESCO LANDUCCI

Storico presidente del Valleggia per più di 40 anni, è mancato all’affetto dei suoi cari oggi all’età di 76 anni. Uomo di grande sensibilità e gentilezza, sempre attento al lato sociale dello sport, lascia un vuoto nel cuore di tutti coloro che ne hanno potuto apprezzare le qualità umane e da dirigente. Oltre a essere stato presidente e dirigente dei “purples”, ha per lungo tempo avuto un ruolo attivo nell’organizzazione dei tornei dell’Uisp. Tra le cose di cui andava più orgoglioso, l’affiliazione del Valleggia alla Lilt (lega italiana per la lotta contro i tumori).

Francesco Landucci, classe 1944, è stato uno dei grandi protagonisti del calcio savonese negli ultimi decenni.

Inutile rammentare ancora la sua grande generosità, disponibilità, capace di voler bene e farsi voler bene: una dote rara in un mondo anche complicato come quello del “calcio minore”.

Cesco nasce calcisticamente nel Vado anni’60 squadra juniores dove, nonostante la statura non eccelsa, si disimpegnava tra i pali in una squadra allenata da Romualdo Chittolina e che vantava i vari Bartoli, Sassu, Santiglia, Lagasio: una compagine capace di arrivare alle finali nazionali di categoria nella stagione 1962-62.

Landucci aveva poi difeso i pali della Judax e della Villetta: nella Villetta, in verità, era arrivato per dirigere il settore giovanile (sua grande passione) ma aveva trovato modo di giocare qualche partita in circostanze di emergenza.

Il suo sogno però era far ritornare il calcio in quel di Valleggia, la sua patria natale. Dopo qualche esperimento nei tornei il grande salto avvenne con la stagione 1972-73.

Assieme a un gruppo di appassionati e competenti, dall’indimenticabile Umberto Fanfoni, a Lino Lazzarini e a Gianni Pessano riuscì a far decollare il nuovo Valleggia, dalle maglie viola, vincendo subito il campionato di Terza Categoria.

Persona eccezionalmente modesta, capace, generosa considerava la promozione in Seconda Categoria come “la nostra Serie A”.

A Valleggia ha fatto di tutto: allenato, il tè tra il primo e il secondo tempo, lavato le maglie, costruito la formazione, presieduto la società per lunghi decenni fino alla fusione con il Quiliano avvenuta nell’estate del 2017.

Inoltre era stato presidente della Lega Calcio dell’US Acli e di quella dell’UISP, organizzando una serie infinita di tornei, la squadra di calcio a 5 e le “vecchie glorie” , sua vera passione.

Con le “vecchie glorie” avevamo ricostruito più volte le vecchie formazioni dei nostri anni ruggenti e la cosa ci aveva riempito di grande soddisfazione.

Se n’è andato un amico vero, il più buono tra tutti i noi che per tanto tempo abbiamo frequentato l’ambiente del calcio savonese.

Un ricordo di vera commozione.

Ecco la formazione della fotografia

Il Vado vincitore della Coppa Bacigalupo 62-63. Da sinistra in piedi massaggiatore Badano, Ottonello, Lagasio, Sassu, Bartoli, Baranzini, Chittolina, Martinucci II, allenatore Chittolina. Accosciati: Rosso, Olmeda, Gandolfo, Giusto, Sfondrati, Landucci

Come detto non sono mancate le continue attestazioni di stima e di affetto.

Ne riportiamo alcune…

 

“Sentite condoglianze ed un caro ricordo di una persona gentile”

(Luigi Genta)

 

“Mi dispiace tantissimo ciao Landucci eri un esempio non solo x il calcio”

(Giuseppe Peis)

 

“Semplicemente un grande uomo. Condoglianze alla famiglia”

(Eros Duca Degioannini)

 

“Ciao Landu!!! Buon viaggio e grazie per tutto ciò che hai fatto per noi”

(Mario Ferrieri)

 

“Un abbraccio a Mariangela, Mariagrazia e Flavio”

(Magda Do)

 

“Mancherà a tutti noi… anche per la sua IDEA di Calcio!”

(Luciano Brondo)

 

“Mi spiace…una bella persona sempre con un sorriso per tutti… Riposi in pace”

(Patrizia Farulla)

 

“Quanto mi dispiace!!!! Non posso non pensare a quanto impegno abbia messo in tutto quello che ha fatto compreso il calcio femminile… E sempre col sorriso… Ciao Landu”

(Simona Signoriello)

 

“Mancherai Landu. Grazie di tutto. Riposa in pace”

(Michele Salinas)

 

“Uno sportivo vero e una grande persona…mancherà a tutti noi… RIP Landu…”

(Enrico Oliva)

 

“Cordoglio da parte di tutto il Quiliano bike Marchisio”

(Luca Biale)

“Era un mio carissimo amico fin dall’ infanzia, poi ho avuto la fortuna di avere a che fare con lui dal 2007 al 2010 quando io ero nei Vado F.C. diventando presidente del settore giovanile e lui veniva a giocare al campo A. Dagnino dedicato a mio fratello, ed in quel periodo ci siamo aiutati a vicenda, ci siamo trovati a lavare gli spogliatoi insieme, a tracciare il campo facendo le righe con la calce, gli permisero di montare una baracca in lamiera per tutti i suoi attrezzi. Era anche sostenitore e attivista dell’ AIRC per la ricerca sui tumori, spendeva molto di tasca sua. Era una persona squisita sempre disponibile con il sorriso sulla bocca anche quando i momenti non erano così felici . Rimarrà sempre nel mio cuore, addio Francesco amico e compagno di tante battaglie”
(Claudio Dagnino)

 

 

 

 

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