Una straordinaria manifestazione e ottime performance degli atleti al World Para Dance Sport Championship presso l’RDS Stadium di Genova
SABRINA ROSSI
Si sono svolti dal 24 al 26 novembre i campionati mondiali di danza sportiva paralimpica all’RDS Stadium di Genova, che è stato trasformato e arricchito di luci, musica, maxi schermi: un vero e proprio palcoscenico della danza per una manifestazione sportiva di così grande importanza e che ha portato ottimi risultati e performance di alto livello. Varie le specialità di danza che si sono presentate dalle Danze Standard, al latino americano e al Freestyle. Questa manifestazione mondiale è stata organizzata grazie al comitato World Dance Liguria, alla Federazione Italiana Danza Sportiva (FIDS), al Comitato Paralimpico Italiano della Liguria e alla World Para Dance Sport. Contributo anche del Dipartimento per lo Sport, della Regione Liguria e del patrocinio del Comune di Genova. Sono stati raggiunti numeri altissimi di partecipazione: 30 nazioni, 200 ballerini, 100 tecnici e 4 continenti.
Nel settore delle danze convenzionali questi i risultati per il Team Italia: una coppia che ha conquistato il titolo mondiale per quanto riguarda le Danze Standard nel Combi, Laura del Sere e Andrea Barberis (ballerino genovese e ballerina fiorentina), una finale nelle danze latino americane con una coppia toscana (Emilio Bargiacchi e Leila Elderiny), una semifinale per quanto riguarda sempre le danze latino americane in Combi Classe II (Marco Galli e Elisa Fabiani).
Per il settore Freestyle Show Dance, per cui Quiliano è stata rappresentata, non sono state raggiunte le prime sei posizioni in classifica mondiale ma tanto è stato il divertimento, la gioia di partecipare e sono comunque state eseguite performance di alta qualità e di precisione. Ottime le esibizioni dell’atleta Chiara Bruzzese in Solo ma anche nel Combi insieme al compagno di ballo Carlo Froi, con l’accompagnamento della coreografa quilianese Emilia Briano.
“Una manifestazione meravigliosa con atleti mostri della bravura, fuori dal comune per le loro capacità… Veri e propri atleti agonisti e con una notevole costanza nella preparazione e nell’allenamento, ma si vedeva che non si esibivano solo per la competizione e la coreografia: era per la voglia di stare lì, di ballare – dichiara la coreografa Emilia Briano – Sono stata felice di essere lì e aver accompagnato Chiara e Carlo, anche se non si sono classificati nei primi posti. Per quello che hanno fatto si sono divertiti, è già una vittoria essere stati convocati! Hanno ballato bene, forse la prima volta che vedo Chiara fare un pezzo così precisa, il tutto era molto morbido e in sintonia. Ho creato coreografie appositamente per loro, senza strappare, in modo semplice e su misura anche per farli sentire a loro agio. Veramente una bella esperienza, giorni intensi ma emozionanti. Abbiamo ricevuto tanti complimenti per i miglioramenti fatti in questi anni e questo mi rende davvero soddisfatta. Sarebbe potuta andare ancora meglio, ma l’emozione in questi casi entra in gioco… Bisogna studiare molto, lavorare anche a livello mentale”.
Un evento di altissimo livello con un grande show di ballerini, ma questo non ha impedito a Chiara Bruzzese e Carlo Froi di esprimere al meglio la loro danza, le emozioni e il loro valore. Perché la danza sprigiona tutto ciò che si ha dentro, il proprio modo di essere e soprattutto tanto cuore.
“Nonostante tutto il talento, la bravura e il grande show a cui abbiamo assistito – aggiunge Emilia Briano – Non tolgono il fatto che io sia innamorata del percorso che fanno Chiara e tutti i miei ragazzi. Noi non arriveremo mai a un livello così da bocca aperta, però qualcosa lasciamo. Un filo di storia, di verità che loro creano esiste. Vederli danzare insieme, l’abbraccio finale, il sorriso, la preparazione che ci sta dietro, il trucco e il vedersi diversi dalle altre giornate hanno per me un valore e una grande emozione. Lo show che è stato fatto è indescrivibile e non si può eguagliare, ma li amo più di prima! Ho visto la loro forza nonostante fossero stati “piccoli” rispetto agli altri, erano meno maestosi e meno esplosivi rispetto a tutto ciò che c’era intorno… Ma proprio per quello ho visto una bellezza immensa, la stella cadente che quando la guardi esprimi un desiderio, in mezzo a tanti fuochi d’artificio. La danza può essere tutto, la danza accetta e deve essere come un colpo di fulmine, ci sono diverse tipologie di emozione. L’esplosione di Chiara e Carlo era più timida, più riservata e di sguardi… questa è stata la loro splendida interpretazione”.
Ottima anche la performance in Solo di Simone Capelli, supportato e guidato dal coreografo quilianese e accompagnatore ufficiale Edo Pampuro e dalla compagna di vita e di ballo Federica Benvenuto, che per un infortunio purtroppo non ha potuto partecipare ma lo ha sostenuto con grande calore. Tanti i complimenti ricevuti dalle altre nazioni e tante le soddisfazioni.
“Un mondiale bellissimo, strepitoso! La location è stata quella dell’RDS Stadium della Fiumara che però è stata totalmente trasformata quasi in un teatro con maxi schermi, quinte e tanto altro – afferma il coreografo quilianese Edo Pampuro – Una vera e propria manifestazione di sport ad alto livello. Per quanto riguarda l’Italia, penso che non sia mai andata meglio di così! Non era mai successo di avere questi risultati nel Combi sia per Danze Standard che per danze latino americane. C’è stata anche la partecipazione di un’atleta toscana alla sua prima esperienza mondiale, forse presa dall’emozione non ha retto la pista e non si è classificata molto bene. Per il settore Freestyle Show Dance, dove avevamo la nostra Chiara Bruzzese in Solo e nel Combi con Carlo Froi, ma anche Simone Capelli, abbiamo fatto un’ottima performance e ricevuto i complimenti… Purtroppo non ci siamo classificati tra i primi sei in quanto eravamo contro dei veri e propri mostri sacri. In una categoria i primi tre posti sono stati tutti conquistati dagli atleti delle Filippine, che han fatto veramente man bassa in tutte le categorie dove hanno partecipato. Comunque siamo molto contenti di come è andata, l’importante è partecipare ma anche essere all’altezza di quello che fanno gli altri. Sul mio lavoro con Simone Capelli, visto che è solo un anno e mezzo che ha iniziato a praticare danza sportiva in carrozzina, siamo più che soddisfatti! Ricevere i complimenti anche da altre nazioni non è cosa da tutti i giorni”.
Grandi novità e nuove aperture a più specialità di danza sono emerse nella mattinata di ieri alla riunione post campionato mondiale.
“Nel forum che c’è stato ieri mattina è venuto fuori che si cercherà senz’altro di aprire ad altri tipi di disabilità, per prime le disabilità per non vedenti – aggiunge Edo Pampuro – Infatti nel pomeriggio del sabato c’è stata anche l’esibizione di due coppie liguri e una coppia lombarda di ballerini con partner non vedenti. Un grande successo, ma al momento non è ancora riconosciuto come sport ufficiale”.
“Sono state giornate per quanto mi riguarda molto impegnative – afferma ancora Edo Pampuro – Facevo parte delle delegazioni ufficiali, perciò della delegazione italiana… Essendo anche giudice ed esperto del settore, mi sono occupato di fare alla TV i commenti tecnici e di presentare gli atleti attraverso la trasmissione online che c’è stata in questi tre giorni. Le gare si possono vedere sui canali YouTube di Genoa 2023 Para Dance Sport o sulla pagina Facebook Genova Dance Sport”.
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