Un giovane esemplare in difficoltà ripreso in un video mentre cercava cibo è diventato una star del web. Gli esperti: «Non è un pericolo per animali e persone».
MARCO OLIVERI
Da ieri il web ha un protagonista assoluto ed è di Quiliano. O, almeno, se non è ancora stato adottato, potrebbe però diventare cittadino onorario per la fama che ha riversato sul Comune, anche se qualcuno però comincia a storcere il naso.
Si tratta di un bell’esemplare di lupo che l’altra sera è stato immortalato in un video in pieno centro, mentre girovagava fra il ristorante “Tina” e il campo sportivo. Il video è diventato virale e di questo lupo si sono impossessati tutti i media, finendo persino al Tg.
Il primo dubbio è stato se fosse davvero un lupo, e il secondo, ma non meno importante, sulla reale pericolosità per abitanti e animali della cittadina. Due esperti rassicurano sui rischi e non hanno dubbi sul fatto che si tratti di un lupo.
La mascherina facciale ben definita, il muso allungato, le bande nere sulle zampe, la coda a ricciolo, le orecchie. Non solo, anche il comportamento remissivo, la postura, l’andatura. Roberto Sobrero non ha dubbi: l’animale avvistato ieri sera nel centro di Quiliano, protagonista di un video diffuso stamattina sui social network, è fenotipicamente un lupo.
Sobrero, consulente della Regione Liguria per i progetti che riguardano i lupi sul territorio, studioso dei conflitti tra predatori e attività umane, ha osservato attentamente ogni movimento del lupo immortalato dal video nell’abitato quilianese, perfino con i fermoimmagine del computer ed esclude si possa trattare di un lupo cecoslovacco o di un cane selvatico.
«Un lupo cecoslovacco o un cane non manifesterebbero il timore nei confronti dell’uomo che questo esemplare evidenzia, addirittura tenendo la coda tra le zampe – spiega Sobrero – l’animale del video possiede tutte le caratteristiche del lupo, il fatto che non ha dimostrato un atteggiamento aggressivo e che cerchi cibo in un sacchetto della spazzatura che ha portato via, denota un lupo inesperto, probabilmente giovane e disperso, sicuramente in difficoltà».
Concorda Valter Scapin, colonnello dei carabinieri forestali, esperto e profondo conoscitore del territorio, essendo poi quilianese a tutti gli effetti.
«Se il lupo si nutre di rifiuti –afferma Scapin – è facile che ritorni in zona, ma il suo spostamento in prossimità di un centro abitato, a maggior contatto con pericoli e rischio di incidenti, renderà difficile la sua sopravvivenza. Sebbene sia difficile distinguere un lupo vero e proprio da un cane lupo cecoslovacco, è strano che l’animale in questione si muova da solo, in quanto le dispersioni di questi animali non avvengono in primavera, ma alla fine dell’estate».
Sia Sobrero sia Scapin sono d’accordo che l’animale non costituisca un pericolo per i cittadini e gli agricoltori dei dintorni: «Gli animali selvatici tendono a rimanere fuori dalle città – aggiunge Scapin – se si avvicinano in cerca di cibo significa che non godono di buona salute».
Tuttavia, la presenza del lupo sul territorio quilianese non è una novità: «Avvistiamo esemplari da tempo – conclude – trent’anni fa, il lupo era già presente nella nostra area e, solo lo scorso inverno, abbiamo riscontrato i suoi movimenti anche nelle frazioni di Montagna e Roviasca, dove ha causato qualche problema».
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