Il Comune di Quiliano ha aderito all’iniziativa promossa dagli Enti Locali per la Pace “Mai più guerra-Difendiamo i valori che ci sono più cari”.
In questo modo è stato accettato l’invito del Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani ad aderire al Comitato promotore della Marcia Perugia-Assisi della pace e della fraternità del prossimo 11 ottobre 2020 convocata nel 75° anniversario della fine della seconda guerra mondiale, dello scoppio della prima bomba atomica e della creazione delle Nazioni Unite; assumendo l’Ordine del giorno: “Mai più guerra. Difendiamo i valori che ci sono più cari”.
La Giunta comunale sostiene i valori, ai principi e agli obiettivi enunciati nella Carta delle Nazioni Unite e nella centralità dell’Onu per la costruzione di un ordine mondiale di pace e di giustizia sociale ed economica come definito dall’articolo 28 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. E per questo si è fatta portavoce, assieme agli membri del coordinamento, di chiedere al Governo e al Parlamento italiano, alla Commissione e al Parlamento europeo di sostenere l’impegno dell’Onu per raggiungere il cessate-il-fuoco-globale, a partire dal Mediterraneo e dal Medio Oriente anche contrastando i traffici delle armi. Ed inoltre di riunire ad Assisi i paesi, le istituzioni e le organizzazioni della società civile disponibili a investire sull’Onu e promuovere la convocazione di una “Convenzione Universale per il potenziamento e la democratizzazione dell’Onu” in modo che sia messa in grado di raggiungere il principale obiettivo per cui è stata creata (salvare le future generazioni dal flagello della guerra). In questo modo sarà auspicabile di fronteggiare efficacemente le grandi sfide globali che incombono (cambiamento climatico, pandemie, disuguaglianze, migrazioni,…) e di proteggere le persone e le popolazioni indifese e di soccorre le vittime e di promuovere l’istituzione dell’Assemblea Parlamentare delle Nazioni Unite;
Ricordando, anche i grandi valori morali ed etici che sono inscritti nella Costituzione Italiana che sta alla base della nostra Repubblica e nel Trattato sull’Unione Europea. In questo modo ci si augura di
di promuovere il trasferimento della sede principale dell’Onu a Gerusalemme facendo di questa città la capitale della pace e della riconciliazione, la capitale di due popoli e due Stati aperta a tutte le religioni e le nazioni del mondo.
L’appuntamento di quest’anno è molto significativo in quanto ricorre il 75° anniversario della fine della seconda guerra mondiale, dello scoppio della prima bomba atomica e della creazione delle Nazioni Unite.
Di fronte i devastanti costi umani, economici e sociali che la pandemia Covid-19 sta provocando nel nostro paese, in Europa e nel mondo riconoscendo la fragilità della condizione umana e l’impossibilità di fronteggiare simili tragedie globali senza una vasta, concreta cooperazione internazionale; per l’estendersi del degrado ambientale e sociale del pianeta, per la continuazione delle guerre, dei traffici di armi, del terrorismo, della violenza, delle disuguaglianze e delle violazioni dei diritti umani nel mondo, per il numero crescente di persone costrette ad abbandonare la propria casa e il proprio paese; il documento riconosce che, a settantacinque anni dalla sua costituzione, nonostante tutti i limiti e i problemi, l’Onu resta la forma più alta di multilateralismo esistente; che ancora oggi le Nazioni Unite svolgono un ruolo decisivo nella cura delle persone, nella protezione ed estensione dei diritti umani fondamentali e nella promozione della legalità e del diritto internazionale.
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