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QUILIANO E IL RADDOPPIO DELLA CENTRALE A GAS

Dopo le perizie tecniche e studio dei progetti da parte di una commissione di esperti, il Consiglio Comunale ritiene che non possa essere approvata la proposta di ampliamento di Tirreno Power. Non favorevole, il parere ufficiale del Comune di Quiliano espresso nella seduta del Consiglio Comunale di martedì 19 gennaio, per la procedura di Valutazione d’Impatto […]

Dopo le perizie tecniche e studio dei progetti da parte di una commissione di esperti, il Consiglio Comunale ritiene che non possa essere approvata la proposta di ampliamento di Tirreno Power.

Non favorevole, il parere ufficiale del Comune di Quiliano espresso nella seduta del Consiglio Comunale di martedì 19 gennaio, per la procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale relativa al progetto di realizzazione di una nuova unità a ciclo combinato nella centrale termoelettrica di Vado Ligure-Quiliano presentato da Tirreno Power al Ministero dell’Ambiente.
In una riunione avvenuta in diretta streaming, a causa dell’emergenza Covid-19, sul canale YouTube dell’amministrazione, alla quale hanno partecipato tutti i consiglieri quilianesi, il Comune ha preso posizione sul raddoppio della centrale a gas: un tema di forte interesse per lo sviluppo futuro del territorio che riguarda tanto il lavoro quanto la salute dei cittadini. Argomento vibrante anche visto il numero di persone che hanno seguito la diretta.


Nelle settimane scorse, Tirreno Power aveva presentato un proprio progetto di raddoppio e, in questi casi, la procedura amministrativa prevede che i soggetti interessati da un’istanza di questo tipo possano esprimere un loro punto di vista in merito.

A questo punto, il Comune di Quiliano, dopo aver richiesto un confronto costruttivo e unitario con il Comune di Vado Ligure e con l’Amministrazione provinciale, ha affidato a una verifica tecnica il progetto nella sua complessità, per le doverose valutazioni del caso.
La perizia commissionata dall’ufficio tecnico del Comune agli esperti della società veneta Terra srl avrebbe riscontrato carenze e criticità nello studio di impatto ambientale proposto dall’azienda proprietaria della centrale. Ne sono scaturite 14 osservazioni che l’ufficio tecnico del Comune ha quindi inviato al Ministero e la convinzione da parte della maggioranza consiliare che il progetto non fosse sostenibile. Di qui il parere contrario, prima della Giunta e poi del Consiglio Comunale.

Secondo l’Amministrazione di Quiliano, Tirreno Power avrebbe presentato l’istanza in modo autonomo e non condiviso con il Comune, il quale, per avere un ruolo più attivo e partecipe nella discussione sul progetto, ha chiesto che la consultazione avvenga in forma di un’inchiesta pubblica, coinvolgendo anche la Regione Liguria, la Provincia di Savona, il Comune di Vado Ligure e le altre 12 amministrazioni interessate dalla valutazione di impatto sanitario.
Il raddoppio della centrale a gas si contrapporrebbe all’idea dell’amministrazione di utilizzare quelle aree in un’ottica più sostenibile che tenga conto dell’occupazione ma anche della salute e unisca la tutela dell’ambiente con quella dell’economia. L’iniziativa, inoltre, non corrisponderebbe all’idea di rigenerazione ambientale, economica, sociale e turistica del territorio.

La riunione ha avuto anche toni accesi e non sono mancate le polemiche. Astenuti, durante la votazione, i 4 consiglieri d’opposizione del gruppo “Quiliano Domani”, mentre la maggioranza ha votato compatta contro l’ipotesi di raddoppio.

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