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LO SCRITTORE CONSIGLIA

STORIA PROIBITA DI UNA GEISHA MINEKO IWASAKI “Storia proibita di una geisha” della scrittrice Mineko Iwasaki è il libro presentato questo mese da Riccardo Bianco un lettura-documentario che ci guida in un territorio ricco di tradizioni e riti, come quello giapponese, ma anche poco esplorato per quanto riguarda il mondo della donna e tutto quello […]

STORIA PROIBITA DI UNA GEISHA

MINEKO IWASAKI

“Storia proibita di una geisha” della scrittrice Mineko Iwasaki è il libro presentato questo mese da Riccardo Bianco un lettura-documentario che ci guida in un territorio ricco di tradizioni e riti, come quello giapponese, ma anche poco esplorato per quanto riguarda il mondo della donna e tutto quello che la circonda. “Storia proibita” e le motivazioni che ci suggerisce Bianco rendono particolarmente interessante la lettura, aprendo uno squarcio su un mondo circondato dal mistero e i pregiudizi come quello delle geishe.  Riccardo Bianco è stato finalista in premi letterari: ha pubblicato “Ci scusiamo per il disagio” , ma anche racconti brevi come “Nata sulla Luna”, “La casa in affitto” “Stasera cucino io”. Come autore ci consiglia libri e letture.

I MIEI PERCHÈ

RICCARDO BIANCO

Questo mese stravolgiamo completamente le abitudini della rubrica. Vi parlerò di un libro documentario molto lontano dai thriller, gialli o i romanzi d’avventura che leggo solitamente e anche geograficamente ci spostiamo verso paesi meno esplorati, almeno dai grandi bestseller che solitamente popolano gli scaffali delle nostre librerie. Parlo del Giappone, paese ovviamente non sconosciuto, ma forse non così esplorato dal lato della letteratura.

Ammetto di avere un debole per la cultura giapponese. Mi hanno sempre affascinato le loro tradizioni millenarie così originali e stravaganti, molte volte incomprensibili ai nostri occhi, a cui il popolo è molto legato. Tradizioni e costumi che sopravvivono negli anni nonostante l’inarrestabile progresso tecnologico. Progredire pur mantenendo le radici ben piantate nella propria storia senza che questa si in qualche modo un freno.

Sono anche appassionato di manga, alter ego dei nostri fumetti che si leggono rigorosamente al contrario, da destra verso sinistra. E di tanto in tanto mi è capitato di leggere qualche romanzo o saggio come quello che vi propongo oggi. Sono letture che si differenziano molto per lo stile di narrazione rispetto agli scrittori europei e americani.

Ma tornando al libro del giorno, scommetto che ai più non risulta un titolo anonimo, perché quando uscì ebbe un discreto eco mediatico per i suoi contenuti e per quella voglia che questo libro ha di sfondare la più resistente delle barriere: il pregiudizio.

“Storia proibita di una geisha” della scrittrice Mineko Iwasaki è un’autobiografia pronta a scardinare tutte le false credenze che ci sono dietro la figura della geisha, letteralmente artista, o meglio geiko, donna d’arte, come preferiscono definirsi le donne che intraprendono questa singolare professione.

Ovviamente non si può riassumere in un solo libro trecento anni di storia dei karyukai, i quartieri speciali dove si coltivano e si assaporano i piaceri estetici e dove vivono queste professioniste dell’arte. Ma ascoltare, o meglio leggere, la storia personale della geisha più famosa del quartiere Gion, della città di Kyoto, è un ottimo inizio per iniziare a comprendere un pezzetto di questo mondo lontano. Kyoto è la città più rappresentativa del Giappone per quanto riguarda questo tipo di tradizione e Mineko Iwasaki ne è stata la donna di maggior successo.

Ma perché il libro si intitola “storia proibita”? Per quanto questo titolo potrebbe buttare benzina sul fuoco della falsa credenza, se vi aspettate sordide descrizioni di scene dedicate ad un pubblico solo adulto forse non è il libro che fa per voi. L’aggettivo proibito in questo caso si riferisce a ben altra questione.

In tanti anni non era mai stata raccontata la storia di questa figura mistica del Giappone antico lasciandola sempre avvolta nell’ombra. Il silenzio, una regola non scritta ma obbligata e il peso della tradizione oltre che la sacralità di questa professione non hanno mai permesso di alzare il velo del mistero. Ma Mineko Iwasaki ha deciso di raccontarcelo e tramandare cosa significa realmente vivere la vita della geisha. Una vita soffocante fatta di regole ferree e sacrifici.

Quindi la scrittrice/narratrice ci guiderà attraverso la sua vita e l’avvio di questa professione intrapresa già a cinque anni, trasportata dall’amore e la dedizione per la danza. Ci racconterà i grandi sacrifici affrontati e il peso che ha dovuto sopportare fino a diventare la geisha più famosa del Giappone. La determinazione che ci è voluta per essere la migliore, fino al giorno che ha deciso di abbandonare questa vita.

Ci sono tantissime curiosità su questo libro che mi piacerebbe raccontarvi, tanti aneddoti e altri dettagli interessanti, ma non sia mai che possa rovinare la bellezza di scoprirli attraverso le pagine. “Storia proibita di una geisha” è una lettura scorrevole che ricordo con piacere, apprezzabile da chi ama viaggiare verso mondi e culture lontane, semplicemente scorrendo le parole d’inchiostro tra le dita.

“Ogni geisha è come un fiore, bella in un suo modo speciale e, come un salice, aggraziata, flessibile e forte”

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