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IRÈNE DIVENTA UN VIDEO

  Piano a quattro mani, recitativo, una ricostruzione dettagliata e meticolosa, sicuramente commovente. La storia umana e letteraria di Iréne Némirorwsky è diventata un recital che è stato presentato in anteprima nei giorni scorsi per le celebrazioni  del “Giorno della Memoria”  ed è ora disponibile anche in un video dove il racconto musicale di Ferdinando […]

 

Piano a quattro mani, recitativo, una ricostruzione dettagliata e meticolosa, sicuramente commovente. La storia umana e letteraria di Iréne Némirorwsky è diventata un recital che è stato presentato in anteprima nei giorni scorsi per le celebrazioni  del “Giorno della Memoria”  ed è ora disponibile anche in un video dove il racconto musicale di Ferdinando Molteni e il recital pianistico di Elena Buttiero e Piera Raineri ricostruiscono la fine dolorosa di una grande scrittrice e quella di suo marito, l’apparente oblio e la straordinaria (ri)scoperta del suo capolavoro “Suite francese” che la consacrerà alla storia letteraria e umana del ventesimo secolo.

Un momento del recital del “Giorno della Memoria”

IL COMUNE DI QUILIANO PER LA MEMORIA

Il progetto di celebrare il “Giorno della Memoria” con una vicenda che sia indicativa della storia di una scomparsa e di come la persecuzione degli ebrei  fu anche una vicenda di vite svanite nel nulla, è stato voluto dal Comune di Quiliano, come indicativa di tutte le storie analoghe, un progetto seguito dal vicesindaco Nadia Ottonello nella qualità di responsabile della cultura.

L’opera, che è stata realizzata da Ferdinando Molteni che ha svolto anche la narrazione della storia, vede l’esecuzione al pianoforte a quattro mani di Elena Buttiero e Piera Raineri ed è stata registrata e montata nello Studio Q di Quilianonline da Renato Barbano, Matteo Bonello con fotografie di Piero Delfino. Si è trattato della prima opera realizzata in questa sede e segna l’inizio di una serie di progetti che sono in via di realizzazione.

Una foto di scena di Piero Delfino
Un’altra foto di scena di Piero Delfino

LA VICENDA E LE MUSICHE

  • Irène Némirowsky, popolare scrittrice francese di origine russa, scompare dalla sua casa.
  • Viene arrestata e deportata ad Auschwitz.
  • Il marito Michel Epstein comincia una disperata ricerca della sua sposa. Non saprà mai dove è finita Irène.
  • Morirà anche lui nello stesso campo di concentramento, pochi mesi dopo.
  • I brani presentati sono originali per questa formazione e scritti dalle compositrici francesi Mel Bonis, Cécile Chaminade e Marie Jaëll, tutte contemporanee di Irène Némirowsky

Videomaker e fotografi all’opera per riprendere l’esecuzione di Elena Buttiero e Piera Raineri

I PROTAGONISTI

Ferdinando Molteni, autore e protagonista del recital

Ferdinando Molteni, giornalista professionista, ha scritto e scrive su diverse testate, sul Foglio di Giuliano Ferrara e Diario di Enrico Deaglio. Ha pubblicato più di trenta volumi di saggistica e due romanzi. Come musicologo ha collaborato al volume Zibaldone del Festivàl con un testo su Achille Togliani e ha scritto La strana morte di Luigi Tenco per il volume Delitti rock di Ezio Guaitamacchi (Arcana). Ha scritto per Arcana il libro Controsole. Fabrizio De André e Crêuza de mä. Di recente è uscito L’ultimo giorno di Luigi Tenco per l’editore Giunti. Ha organizzato mostre al Santa Maria della Scala di Siena, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, alla Casa delle Letterature ancora a Roma e in molte altre sedi. Per la trasmissione La strana morte di un cantautore andata in onda su Raidue ha scritto il
racconto sulla fine di Luigi Tenco recitato dall’attore Massimo Ghini. Il suo testo teatrale Luigi Tenco. L’ultima notte ha debuttato (protagonista Roberto Tesconi) nel 2013 ed è stato ripreso nelle stagioni successive. Il suo ultimo spettacolo teatrale, proposto nelle ultime stagioni, s’intitola Il medico di Brassens.

Elena Buttiero a destra

Elena Buttiero, diplomata in pianoforte presso il Conservatorio di Torino, ha tenuto concerti in molte città italiane, in Svizzera, Germania, Irlanda, Francia, Serbia, Stati Uniti, Canada, Tanzania, Argentina e Uruguay. Ha registrato programmi per la Rai, la Radio della Svizzera italiana, Radio Capodistria, la Radio nazionale tedesca Wdr, la Radio nazionale irlandese e Radio Kerry, la Radio nazionale norvegese e la NBC Philadelphia. Ha effettuato due incisioni discografiche in qualità di arpista con la formazione Birkin Tree: Continental Reel (1996) e A Cheap Present (1998). Con il mandolinista Carlo Aonzo ha effettuato tre tournée negli Stati Uniti e pubblicato due cd: Il mandolino italiano nel Settecento (Devega, 2008) dedicato al repertorio barocco per mandolino e spinetta e Fantasia poetica (2010) sul repertorio romantico per mandolino e pianoforte. Nel 2009 il duo ha ottenuto il Premio regionale ligure per la cultura, indetto dalla Regione Liguria. Nel 2012 ha pubblicato il cd Arethusa Consortium con repertorio per due arpe celtiche e plettri, nel 2013 il cd Saluti dall’Italia e nel 2015 Lontano nel mondo. Ha pubblicato per l’editore Carisch quattro volumi di didattica pianistica. Dal 1990 è docente di pianoforte presso la Scuola media ad indirizzo musicale “Guidobono” di Savona.

Piera Raineri a sinistra

Piera Raineri. Diplomata in pianoforte presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma; ha conseguito il terzo premio al concorso internazionale Città di Bardolino nel 1979. Fondatrice del coro Cantores Bormani, ha diretto lo stesso per il primo decennio, vincendo il primo premio al concorso nazionale “A. Lazzari” di Genova (sezione coro) nel 1990 e dal 2012 ne ha ripreso la conduzione. Ha svolto intensa attività concertistica sia in qualità di pianista accompagnatrice, sia in formazioni di duo pianistico a quattro mani. Nel 1999 ha fondato l’ensemble strumentale Belle Epoque (Musique de Salon) di cui fa tutt’ora parte e con il quale ha svolto servizi di galà presso prestigiosi hotels sia in Francia sia in Italia e tenuto numerosi concerti per importanti rassegne musicali tra cui Musica nei castelli di Liguria, Musica in Pinacoteca (Savona), Festival di Musica da Camera di Cervo, ecc. Dal 1987 al 2019 è stata titolare della cattedra di pianoforte presso la Scuola media ad indirizzo musicale “N. Sauro” di Imperia.

LA STORIA DI IRÈNE

Irène Némirowsky

Irène Némirovsky è una scrittrice francese di origine ebraica, vittima dell’Olocausto nata in Ucraina nel 1903, di religione ebraica convertitasi poi al cattolicesimo nel 1939. Lei e il marito, furono vittime delle leggi antisemite varate nell’ottobre del 1940. Michel Epstein non poté più continuare a lavorare in banca e Irène Némirovsky fu considerata un’ebrea per la legge e dovette applicare la stella gialla sui propri abiti. Le sue opere non furono più pubblicate. Fu arrestata dalla guardia nazionale francese e deportata nel luglio del 1942 ad Auschwitz, dove morì un mese più tardi di tifo. Suo marito Michel Epstein, si attivò inutilmente per cercare di salvarla, ma fu arrestato lui stesso nell’ottobre del 1942, e morì nel novembre dello stesso anno ad Auschwitz. Le due figlie Élisabeth e Denise Epstein si nascosero grazie all’aiuto di amici portando con loro i manoscritti inediti della madre, fra i quali Suite francese. Che venne pubblicato in Francia soltanto nel 2004. In questi anni film, libri e una notevole saggistica ha ricordato la figura, l’opera e la tragica fine di Irène Némirovsky.

Un momento delle riprese

Tutte le foto del servizio ad esclusione di quelle di archivio sono di Piero Delfino

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