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UNA TARGA PER RICORDARE

I Comuni di Quiliano e Vado Ligure progettano di installare prossimamente una targa in ricordo dei ragazzi curdi scomparsi MARCO OLIVERI Una targa per non dimenticare i due ragazzi curdi di 19 e 23 anni che lo scorso dicembre hanno perso la vita sul tracciato ferroviario della stazione di Quiliano-Vado Ligure. Questa, l’idea su cui […]

I Comuni di Quiliano e Vado Ligure progettano di installare prossimamente una targa in ricordo dei ragazzi curdi scomparsi


MARCO OLIVERI


Una targa per non dimenticare i due ragazzi curdi di 19 e 23 anni che lo scorso dicembre hanno perso la vita sul tracciato ferroviario della stazione di Quiliano-Vado Ligure. Questa, l’idea su cui le amministrazioni comunali di Quiliano e Vado Ligure stanno al momento lavorando per lasciare un segno sul territorio della tragedia che, a pochi giorni da Natale, ha sconvolto entrambe le comunità. Anche della possibilità di collocare una lapide con i nomi dei giovani, in prossimità del luogo del tragico incidente, si è parlato martedì 12 gennaio scorso, nella sala consiliare quilianese, in occasione dell’incontro con l’ambasciatrice italiana del Kurdistan Rezan Kader e le istituzioni locali, in occasione del rientro delle due salme alla loro terra d’origine.

«Al momento, insieme al sindaco vadese Monica Giuliano, stiamo studiando come ottenere le autorizzazioni necessarie da Ferrovie dello Stato – afferma il sindaco di Quiliano Nicola Isetta – si tratta di un progetto che stiamo sviluppando e che presenteremo prossimamente, quando verrà maggiormente delineato, in sinergia con il Comune di Vado Ligure, i sindacati e il mondo dell’associazionismo e volontariato locale, realtà che anche in questa situazione hanno dimostrato forza e presenza sul territorio».

«Mi piacerebbe che questi ragazzi avessero almeno una lapide con i loro nomi, ma soprattutto che diventassero un esempio per altri giovani nelle loro stesse condizioni – recepisce l’idea la rappresentante italiana del governo regionale del Kurdistan Rezan Kader – l’episodio potrebbe diventare un’occasione per riflettere sul fatto che la strada di confine può essere strada di morte ma anche strada di solidarietà di un popolo nei confronti di un altro popolo».

Gesto dall’importante significato, volto, nel contempo, a sensibilizzare la comunità sul tema dell’immigrazione, ma anche a ricordare la grande solidarietà manifestata dalla popolazione: «Il Comune di Quiliano sta progettando inoltre un’iniziativa di carattere culturale che possa portare a conoscenza della drammatica situazione in cui versa attualmente il popolo curdo – riprende Isetta – credo che ci sia un grande bisogno di conoscere questo tema e di esserne consapevoli, per riflettere sulla nostra qualità della vita».


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