Un cuore e una dichiarazione d’amore, negli anni, hanno avuto sovente un bosco come sfondo. Un intarsio su un albero, non ha mai reso felice una pianta e non ci vogliono scienziati come Stefano Mancuso per sottolineare come ogni espressione della flora abbia un proprio ruolo, vita senziente e debba essere considerata. Così anche il paesaggio che non è un bene privato, deve essere rispettato e tutelato perché appartiene alla collettività e la sua salvaguardia è un impegno di tutti. È il caso della Donaiola dove gli amministratori sono chiamati direttamente come ente o tramite le associazioni a vigilare e a tutelare la qualità del progetto ambientale, ma anche dei singoli cittadini che godendo di un bene pubblico devono considerarlo un patrimonio personale da difendere a valorizzare.
Il paesaggio, l’ombra, il verde, lo scorrere dell’acqua, l’integrità della Donaiola, sono un valore per tutti. Appartengono alla storia e alla qualità della vita della gente di Quiliano, in primo luogo, ma poi in generale a tutti coloro che amano il verde e l’ambiente. Il gesto inconsulto, come dipingere uno pseudo messaggio d’amore o un’esternazione sentimentale, dovrebbero avere altri luoghi e altri spazi che non un angolo straordinario di verde e di qualità paesaggistica come la Donaiola. Dichiarare il proprio amore è una cosa bellissima però ci sono modi o modi. Soprattutto sapendo che è stato un gesto valutato perché una lunga passeggiata con una bomboletta in tasca richiede premeditazione e costanza. Quindi due suggerimenti per questi imbratta muri le cui gesta ha immortalato oggi pomeriggio il nostro Matteo Bonello. Suggerimento: 1) oltre alla scrittura lettere, bigliettini, telegrammi (anche se non è detto che tutti conoscano questi mezzi) esistono metodi molto efficaci affidati al linguaggio: la parola (diretta o di persona o al telefono) o un sms. Si fa prima, si è sicuri che il messaggio sia arrivato a destinazione e non si inquina. E poi, un suggerimento 2) oggettivo: per favore imparate a disegnare.
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