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“Scalpiccii sotto i platani” uno spettacolo di e con Elisabetta Salvatori è in programma al Teatro Nuovo di Valleggia, giovedì sera alle 21, ed è dedicato alla Strage di Sant’Anna di Stazzema. All’alba del 12 agosto 1944, sui monti dell’Alta Versilia, si consumò una delle pagine più tragiche della Seconda guerra mondiale. Nell’eccidio di Sant’Anna di […]

“Scalpiccii sotto i platani” uno spettacolo di e con Elisabetta Salvatori è in programma al Teatro Nuovo di Valleggia, giovedì sera alle 21, ed è dedicato alla Strage di Sant’Anna di Stazzema.

All’alba del 12 agosto 1944, sui monti dell’Alta Versilia, si consumò una delle pagine più tragiche della Seconda guerra mondiale. Nell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, compiuto dai nazifascisti, vennero uccisi 560 civili, tra cui 130 bambini.

L’eccidio di Sant’Anna di Stazzema fu un crimine di guerra nazifascista compiuto dai soldati tedeschi di tre compagnie con l’ausilio di alcuni collaborazionisti italiani della RSI. All’alba del 12 agosto 1944 i reparti circondarono l’abitato di Sant’Anna (una frazione di Stazzema, Lucca), mentre un quarto si attestava più a valle, sopra il paese di Valdicastello, per bloccare ogni via di fuga. In poco più di tre ore furono massacrate 560 persone, tra cui molti bambini.

Come accertò la magistratura militare italiana non si trattò di rappresaglia in risposta a una determinata azione del nemico, ma – come è emerso dalle indagini – si trattò di un atto terroristico premeditato e curato in ogni dettaglio per annientare la volontà della popolazione, soggiogandola grazie al terrore. L’obiettivo era quello di distruggere il paese e sterminare la popolazione per rompere ogni collegamento fra i civili e le formazioni partigiane presenti nella zona.
Elisabetta Salvatori, per realizzare quest’opera, ha ascoltato i racconti di quei pochissimi sopravvissuti, le testimonianze dirette di coloro che, bambini, vissero quel tragico giorno: laddove la storia personale di questi figli della Versilia si intreccia drammaticamente alla storia collettiva, sorgono le parole dello spettacolo, in memoria delle persone uccise e delle loro storie di sofferenza, di lutti, di amore e di coraggio.

Lo spettacolo con ingresso libero rientra nel quadro delle manifestazioni organizzate dalla Città di Quiliano per celebrare il 25 aprile.

 

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