Si rifarà “Cammini resistenti”. Lo ha deciso l’Anpi di Quiliano, capofila della camminata. “Quella di quest’anno – ha detto Gabriella Branca, presidente dell’Anpi di Quiliano – non è stata una prova, ma la prima edizione.
ESTER MANITTO
Se esistevano dei dubbi sono stati fugati: nonostante il maltempo e le condizioni meteo avverse, l’affluenza è stata buona e questo ci ha spinti a mettere in programma la seconda edizione per il prossimo anno. Sabato 23 aprile il percorso alla riscoperta dei sentieri partigiani si è svolto lungo l’alta valle del Trexenda sui sentieri del primo nucleo partigiano savonese con un tracciato da Roviasca verso il Teccio del Tersè. Dal teccio, prima base dei “ribelli”, lungo un’antica lesiera scavata nella roccia e poi sentiero, si è giunti alla grotta-rifugio e a Ca da Suntin-a. L'”anello” vuole ricordare idealmente un periodo fondamentale della storia partigiana savonese: alla riscoperta della nostra storia e su questa storia camminare” come hanno detto gli organizzatori. L’edizione di quest’anno si è svolta in collaborazione con le sezioni Anpi di Vado Ligure, Valle di Vado, Valleggia, Zinola e le associazioni di Quiliano de “Gli amici delle Tagliate”, Gruppo La Rocca, Proloco, Protezione civile, Traqque, Cai di Cengio, Cai Vallebormida e Asd Kigen. “L’idea è quella di aprire gli inviti a tutte le associazioni – ha precisato Gabriella Branca – in modo da portare più persone sui luoghi dove è nata la Resistenza savonese e continuare a fare vivere gli insegnamenti di fratellanza e libertà che in queste zone sono nate e si sono sviluppate. L’edizione di quest’anno si è svolta in condizioni oggettivamente proibitive eppure l’affluenza e la partecipazione sono state notevoli. Speriamo che il prossimo anno il tempo ci assista e in questo modo poter rendere un festoso un percorso suggestivo e importante “.
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