Danni dell’alluvione del 4 ottobre: incomincia la verifica. Nei giorni scorsi i funzionari della Protezione Civile Nazionale e Regionale sono stati accompagnati sul territorio per la verifica diretta dell’entità dei danni ed è stato fornito loro ulteriore supporto informativo, documentale e fotografico specifico sull’entità del disastro.
Evidenti i maggiori danni al patrimonio pubblico: erosione delle difese spondali, dissesto delle difese spondali e viabilità.
L’evento meteorologico ha provocato, inoltre, il crollo del ponte (privato) in attraversamento del torrente Quazzola verso località Terra Gianca ed il crollo della difesa spondale (privata) immediatamente a monte dello stesso, comportando l’isolamento di un nucleo familiare e di un’attività produttiva ivi presenti.
Si sono dovuti attivare interventi di somma urgenza che non consentono alcun indugio per poter garantire sia l’esecuzione in sicurezza degli interventi stessi, sia la pubblica incolumità e la continuità dei pubblici servizi.
Il Servizio Lavori pubblici Ambiente–Protezione Civile della Città di Quiliano ha predisposto le perizie di stima dei lavori di somma urgenza. A fronte di una stima di danni per interventi di prima emergenza per 83.122,31 € e di somma urgenza per 2.124.055,57 €, per complessivi 2.207.127,88 €.
Le attuali disponibilità di Bilancio consentono la copertura finanziaria fino ad un ammontare di 85.000,00 € per interventi di prima emergenza (Tipo A) e di 944.294,66 € per interventi di somma urgenza (Tipo B), anche a seguito delle variazioni urgenti di Bilancio a tal scopo attuate dall’Amministrazione.
Le disponibilità finanziarie consentono l’effettuazione primi interventi volti a garantire una prima messa in sicurezza dei dissesti presenti lungo gli alvei e le difese spondali, nonché le condizioni di transitabilità in sicurezza lungo le viabilità interessate dai dissesti, con permanenza di alcune limitazioni al transito.
“Confidiamo – ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Silvio Pirotto – nel solerte riconoscimento del provvedimento richiesto dalla Regione Liguria, che deve essere rilasciato dallo Stato per decretare lo stato di emergenza. Questo è un atto importante, sia per il riconoscimento di interventi di somma urgenza e non solo, già eseguiti sia per poter gestire con procedure amministrative più semplificate e meno onerose, aspetti collegati con gli interventi di ripristino e di bonifica nel letto del fiume.
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