Sergio Leti venne a sapere, casualmente, al Tersè dove si era rifugiato, dell’uccisione di sua madre Clelia Corradini, martire della violenza fascista. Qui ricorda gli anni dolorosi dopo la morte del padre e di come sua madre, con tre figli seppe reagire al dolore e ai soprusi. Una testimonianza sugli ultimi momenti della donna scioccante e profondamente umana.
“MIA MADRE, CLELIA CORRADINI”
Sergio Leti venne a sapere, casualmente, al Tersè dove si era rifugiato, dell’uccisione di sua madre Clelia Corradini, martire della violenza fascista. Qui ricorda gli anni dolorosi dopo la morte del padre e di come sua madre, con tre figli seppe reagire al dolore e ai soprusi. Una testimonianza sugli ultimi momenti della donna scioccante […]
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