Com’è vissuta la religione a Quiliano, tra celebrazioni in chiese e cappelle del territorio e attività collettive, dal catechismo ai giovani.
MARCO OLIVERI
Cinque parrocchie, altrettante comunità di fedeli, una dozzina di Messe celebrate ogni settimana e altri cinque luoghi sacri, tra piccole chiese e cappelle sparse sul territorio, i numeri della fede religiosa a Quiliano.
DAL CENTRO ALLE FRAZIONI

Più precisamente, san Lorenzo Martire a Quiliano, Ss. Salvatore a Valleggia, san Michele Arcangelo a Montagna e Ss. Sebastiano e Rocco a Roviasca, i nomi delle storiche parrocchie quilianesi, attualmente servite dal parroco don Michele Farina, mentre sant’Anna, a Cadibona, è invece guidata da don Marco Fossile.
Luoghi che da sempre costituiscono un punto di riferimento per i fedeli di ogni età che qui si riuniscono, soprattutto per la celebrazione della domenica, rito, ancora oggi, particolarmente sentito e seguito.
Una responsabilità impegnativa, su un’area molto vasta, quella affidata da due anni a don Farina, costituita dalla celebrazione di una Messa al giorno, in settimana, a turno, nelle chiese di Quiliano e Valleggia; al sabato, invece, le funzioni religiose sono tre, nella parrocchia quilianese, in quella valleggina e nella cappella dell’asilo “Vadone”, mentre, la domenica, esse diventano ben cinque sull’intero territorio.
Appuntamenti per cui don Michele può contare sull’aiuto del viceparroco don Gabriele Semeraro: «Può essere faticoso spostarsi nelle frazioni, ma è un’opportunità importante per incontrare le diverse persone e realtà del paese – spiega il parroco di Quiliano – in questo periodo, l’intento è unire le forze e coinvolgere i fedeli al di là dei confini parrocchiali in attività come il catechismo e l’incontro con i giovani, da sempre attivi e numerosi nelle parrocchie di Quiliano e Valleggia».
L’IMPEGNO DEI GIOVANI, DALLE TAGLIATE AGLI “ANGELI DELLA SPESA”

Una partecipazione importante che, in entrambe le realtà, conta 60/70 ragazzi, divisi, in gruppi parrocchiali, tra bambini, adolescenti e giovani: «Le nuove generazioni vivono la fede in modo personale e costante, non senza fatica e con desiderio di incontrarsi – continua – nel centro valleggino, molti ragazzi ruotano intorno alla realtà delle Tagliate, dove numerose famiglie del luogo, negli anni, hanno vissuto bellissime esperienze estive».
Gioventù che, soprattutto al sabato e alla domenica, si riunisce per svolgere attività che, spesso, si rivelano di grande aiuto non solo per la Parrocchia, ma anche per l’intera comunità locale. Ne è un esempio, il servizio di spesa a domicilio, rivolto ai concittadini anziani e soli, promosso a Quiliano e a Valleggia durante l’intera emergenza Covid-19: «I giovani hanno reinvestito le mance ricevute dai Quilianesi per acquistare mascherine e gel disinfettante da consegnare agli ospiti e al personale della casa di riposo “San Giuseppe”», aggiunge don Michele.
DALLA CASA DI RIPOSO ALLE CAPPELLE VOTIVE
La Casa di Riposo è una realtà cara alla parrocchia di Quiliano ed è presente a Valleggia da 75 anni. Qui, prima dell’emergenza sanitaria, il parroco portava l’Eucarestia ogni martedì pomeriggio, in un clima caloroso e famigliare: «La struttura, a causa del Coronavirus, sta attraversando un periodo difficile – conclude Michele Farina – mi mancano i degenti e gli operatori, prego per loro».
Completano l’elenco dei luoghi di culto sul territorio quilianese, il Convento dei Cappuccini, la chiesa di san Pietro in Carpignano e le cappelle di san Giacomo, in località Faia e quella di san Bernardo a Garzi, dove la Messa viene officiata una volta al mese; nell’edicola di san Rocco a Quiliano, invece, la celebrazione avviene tutti i martedì, mentre in quella di Tiassano l’appuntamento è annuale e legato al periodo di maggio.
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