Dal “prebuggiùn” alle insalate e altre specie commestibili. Dal 5 marzo parte la seconda edizione de “Il Prato di Laura”, una rubrica di erbe, fiori, outdoor, ricette curata dalla nostra collaboratrice Laura Brattel.
SABRINA ROSSI
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La primavera si avvicina, le giornate iniziano ad allungarsi, appaiono i primi germogli, le fioriture e, insieme, si accende il desiderio di trascorrere il tempo all’aria aperta immersi nella natura, allontanandosi dai rumori, dai problemi e dalle preoccupazioni legate alla pandemia e alla quotidianità.
La natura ha un valore prezioso, come tutto ciò che ci regala, va conservata con rispetto ma anche esplorata, perché racchiude conoscenza, storia e tradizione. Proprio per questa importanza che diamo all’ambiente e alle sue eccellenze, Quilianonline darà il via, dal 5 marzo, alla seconda edizione de “Il Prato di Laura”, una rubrica con appuntamenti regolari ogni due settimane e curata con dedizione e passione dalla nostra collaboratrice Laura Brattel.
Come nell’edizione precedente, si tratteranno per la maggior parte di schede di specie vegetali che rientrano nel “prebuggiùn”, specie non ancora affrontate e di cui ne è stata recuperata la memoria. Una memoria storica e di tradizione della nonna di Laura, riportata alla luce grazie all’aiuto della madre e della zia. A seguire, a seconda della stagionalità come anche per le specie del prebuggiùn, verranno trattate altre specie vegetali commestibili utili anche per le insalate. E così erbe, fiori, outdoor, tradizioni, ricette ci accompagneranno in un cammino lento, ma allo stesso tempo piacevole, rilassante e ricco di scoperte.
Le erbe, si sa, sono una vera e propria cultura al femminile. Un tempo era un lavoro che svolgevano solamente le donne: cercavano le erbe selvatiche, le raccoglievano e le cucinavano. Queste verdure selvatiche molto spesso diventavano il pasto della giornata, magari accompagnate a un pezzo di pane se non si avevano uova a disposizione per una frittata, lo si portava nei campi per consumarlo nella pausa pranzo.
Un percorso dunque nel verde facendo riemergere la storia e le tradizioni di un tempo, ma a passo lento e leggero per mantenere tutti lo stesso ritmo e imparare quello che la natura ci vuole insegnare.
(Foto di Laura Brattel)
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