Va gradualmente modificandosi lo skyline di Quiliano. Sia quello fisico sia quello emotivo dei ricordi. L’industria, il mondo del lavoro cambiano pelle e le tecnologie del passato lasciano spazio a nuove prospettive e si spera, possibilità.
SABRINA ROSSI
Sparita una delle due ciminiere della centrale termoelettrica Tirreno Power, da alcuni giorni sono iniziate le operazioni per la rimozione del nastro che portava il combustibile dal porto alla Centrale Tirreno Power. Un lungo serpente azzurro che per anni ha delineato non solo il mondo del lavoro, ma anche l’orizzonte fisico nella piana. Per ora gli interventi riguardano le sezioni del tubo che proteggeva il nastro nel tratto di Vado ligure, ma presto i lavori di demolizione e rimozione arriveranno fino al corpo principale della Centrale.
Con la costruzione della piattaforma portuale di Apm Terminals era già stato demolito il pontile del Terminal Rinfuse ed era stato smantellato il tratto di nastro che sovrastava l’Aurelia.
Poi gradualmente gli interventi hanno riguardo tutto il percorso fino ad arrivare (prossimamente) all’ex parco carbone di Tirreno Power. La demolizione viene eseguita dalla ditta Vernazza che ha acquisito le aree dell’ex carbonile per realizzare un nuovo centro aziendale per ospitare i propri veicoli e per aprire una scuola di formazione per tecnici del settore.
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