Prodotto essenziale per la nostra vita quotidiana, l’olio di Quiliano rappresenta una tradizione antica e di alta qualità.
SABRINA ROSSI
Quiliano, culla delle eccellenze, vanta numerosi produttori di olio sul territorio. No, loro non sono poeti, ma della poesia si servono ogni giorno. Nel proprio lavoro, costante, mettendoci impegno, passione, sacrificio. E i risultati alla fine si vedono e si gustano. Se ne assapora l’ottima qualità.
Un olio che presenta differenti varietà a seconda del tipo di olive prodotte negli appezzamenti circostanti: taggiasche, mortine, leccine, pinole sono le qualità più utilizzate.
La quantità e la produzione variano molto a seconda del clima che influisce notevolmente e, di parassiti alcuni veramente dannosi come la “mosca delle olive”.
Anche se, sovente, la produzione è calata come conseguenza di questi fattori, l’eccellente qualità del prodotto finale è stata garantita dai più esperti produttori.
All’interno del territorio quilianese, è presente il frantoio C.A.T.I., società cooperativa in via Becchi frazione Montagna, fondamentale punto di riferimento per la produzione locale.
L’olio d’oliva di Quiliano rappresenta un condimento sano, presente quotidianamente sulle nostre tavole per condire e accompagnare piatti e per valorizzarne i gusti. Un prodotto di cui è impossibile fare a meno e simbolo di una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Non muore mai.
LETTERATURA, MITOLOGIA, RELIGIONE
“E cosa strana e meravigliosa soltanto a dirla le fronde dell’olivo sbucano persino dal legno rinsecchito” (Publio Virgilio Marone)
L’olivo, una pianta millenaria, ha ispirato numerosi poeti e filosofi, sia nell’antichità sia nella modernità. Omero, Ovidio, Virgilio, Cicerone, Orazio per i più antichi. Da Gabriele D’Annunzio a Federico García Lorca, da Pablo Neruda a Eugenio Montale per i più moderni. E ciò che ne scaturisce, l’olio come prodotto e risultato eccezionale e divino, è poesia.
E, ancora oggi, è fonte di ispirazione per molti: pensatori, scrittori, poeti nazionali e internazionali dedicano il proprio tempo al valore, alla sacralità ed al significato di questa pianta.
È un inno alla pace, alla fertilità, alla longevità, alla rinascita.
Una pianta straordinaria sempreverde legata all’uomo già da tempi lontani per religione (un ramoscello d’olivo, portato nel becco di una colomba, annunciò a Noè la fine del diluvio), mitologia (in una contesa, Poseidone fornì un cavallo, mentre Atena, figlia di Zeus, fornendo un olivo si aggiudicò la vittoria, perché simbolo di pace), misticismo. Con l’olio si ungevano i re e si indicavano i sacerdoti. Elemento sacro per eccellenza e oggi di primaria importanza nelle diete e nella cucina.
Quiliano Qualità spiegato ai più piccoli
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