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LA QUARANTENA IN FAMIGLIA

Alessandro Murialdo e Monica Scarrone raccontano la loro esperienza in casa a Cadibona durante la prima fase dell’emergenza Covid-19. MARCO OLIVERI Il senso d’impotenza, reclusione e immobilità patito da un lavoratore abituato ad una vita dinamica, le difficoltà e le preoccupazioni di una parrucchiera che, nella vita, svolge anche il ruolo di mamma. Così hanno […]

Alessandro Murialdo e Monica Scarrone raccontano la loro esperienza in casa a Cadibona durante la prima fase dell’emergenza Covid-19.

MARCO OLIVERI
La località Capanne di Cadibona

Il senso d’impotenza, reclusione e immobilità patito da un lavoratore abituato ad una vita dinamica, le difficoltà e le preoccupazioni di una parrucchiera che, nella vita, svolge anche il ruolo di mamma. Così hanno vissuto la prima fase dell’emergenza Covid-19, Alessandro Murialdo e Monica Scarrone, coniugi di Cadibona.
Due lunghi mesi trascorsi sotto lo stesso tetto, nella loro casa in località Capanne, a fare i conti con una quotidianità stravolta, ma soprattutto, con la chiusura delle attività lavorative imposta dal decreto contro il Coronavirus: «Sono stato male, non sono abituato a rimanere per troppo tempo a casa senza fare niente – racconta Alessandro, titolare dell’impresa edile Tecno Ares di Savona, dalla terrazza della sua “casa del sole” a dominare, dall’alto, il verde di Capanne – per due settimane, non sono riuscito a capacitarmi della situazione, che ha spezzato il ritmo intenso delle mie frenetiche giornate lavorative».

«Ho vissuto il primo mese come una vacanza – ammette la moglie Monica, proprietaria, dal 2003, del negozio “Il bello delle donne”, in via Bricco a Cadibona – all’inizio, infatti, mi sono presa una pausa dalla vita di sempre di una mamma di questa frazione, che deve spostarsi per portare il bambino a scuola, tra i viaggi di andata e ritorno, la preoccupazione di non arrivare a destinazione, oltre al lavoro e alle faccende domestiche».
Dopo, però, la mancanza delle attività quotidiane, anche quelle più piccole e comuni, si fa sentire, con tutto il suo peso: «Non potevo andare dall’estetista o comprarmi una maglietta – continua la parrucchiera – è stata dura anche dover tenere nostro figlio in casa tutto il giorno e subire la lontananza dalle mie clienti, con cui non ho comunque mai smesso di restare in contatto».

Da destra, Alessandro Murialdo e Monica Scarrone

Tutt’intorno, la rilassante cornice di Capanne che un po’ conforta, ma soprattutto, dà la possibilità di muoversi ogni giorno, per compiere brevi passeggiate nel bosco, a contatto con la natura, una dimensione che, per fortuna, è a pochi passi.

Così, se abituarsi a questa condizione è difficile, con il passare dei giorni, adattarvisi, seppur lentamente, è invece più facile: «Alla fine, mi sono dedicato al tapis roulant!», riprende Alessandro Murialdo.

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