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I DUE VOLTI DELLA PANDEMIA

Federica Bertoloni, ostetrica presso il consultorio di Valleggia, racconta la sua esperienza durante la pandemia sul lavoro e in famiglia.   SABRINA ROSSI     Ormai da un anno la pandemia ha cambiato le nostre abitudini, il nostro stile di vita. Preoccupazione, rispetto delle restrizioni, disagi, isolamento sono all’ordine del giorno e sembra ancora lontano […]

Federica Bertoloni, ostetrica presso il consultorio di Valleggia, racconta la sua esperienza durante la pandemia sul lavoro e in famiglia.

 

SABRINA ROSSI

 

 

Nella foto, l’ostetrica professionista Federica Bertoloni

Ormai da un anno la pandemia ha cambiato le nostre abitudini, il nostro stile di vita. Preoccupazione, rispetto delle restrizioni, disagi, isolamento sono all’ordine del giorno e sembra ancora lontano un vero e proprio ritorno alla normalità. Uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia Covid-19 è la sanità, un settore messo a dura prova ogni giorno in termini di attività, prenotazioni, ingressi, turni estenuanti e, purtroppo, di rischio di contagio. Ce lo racconta una professionista nella sanità, Federica Bertoloni, ostetrica presso il consultorio di Valleggia, un servizio sempre attivo e a disposizione della cittadinanza.

“In questo periodo di pandemia – ha affermato Federica Bertoloni – il lavoro è diventato molto difficile, le attività in consultorio sono molto più limitate, gli ingressi sono contingentati. Prima l’accesso era libero, ora ovviamente tutto va su prenotazione, su chiamata preventiva. Tutto questo per evitare che si creino assembramenti, ne risentiamo noi come professionisti, ma soprattutto ne risentono i pazienti”.

Un periodo in cui, secondo Federica Bertoloni, non bisogna ancora abbassare la guardia, anzi, è fondamentale rispettare le normative stabilite in materia sanitaria.

“Purtroppo – ha continuato Federica Bertoloni – non vedo ancora le persone tanto comprensive di quello che è successo, nonostante sia già passato un anno. Vedo troppa disattenzione, mascherine abbassate, poca disinfezione delle mani; vedrò la situazione più rosea nel momento in cui saremo tutti vaccinati, però i comportamenti non sono assolutamente ancora adeguati per la situazione che stiamo vivendo. C’è ancora troppo lavoro da fare per pensare di essere fuori da una situazione in continuo cambiamento per il passaggio da un colore a un altro, siamo sempre troppo in bilico”.

Ma le difficoltà non sono solo in ambito lavorativo, anzi, anche familiare. Federica Bertoloni vive e lavora a Valleggia, ma la sua famiglia abita a Genova; poche occasioni quindi per vedersi a causa della situazione che stiamo vivendo, il padre è cardiopatico, perciò sale molto il livello di attenzione, ma anche di preoccupazione per il suo stato di salute. Situazione di disagio e tensione a cui ancora bisogna resistere, sperando presto ritorni tutto alla normalità.

 

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