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LA DANZA COME VITA

Chiara Bruzzese, atleta quilianese di 28 anni è campionessa italiana assoluta di danza in carrozzina, fa parte della Nazionale Azzurra. Rappresenta una delle punte di diamante della ASD Semplicemente Danza di Savona. SABRINA ROSSI     Una ragazza sportiva, piena di energia e che non si arrende mai alle difficoltà. Chiara Bruzzese, 28 anni, abita […]

Chiara Bruzzese, atleta quilianese di 28 anni è campionessa italiana assoluta di danza in carrozzina, fa parte della Nazionale Azzurra. Rappresenta una delle punte di diamante della ASD Semplicemente Danza di Savona.

SABRINA ROSSI

 

 

Una ragazza sportiva, piena di energia e che non si arrende mai alle difficoltà. Chiara Bruzzese, 28 anni, abita a Quiliano e lavora presso la Biblioteca Civica di Villa Gropallo a Vado Ligure. Campionessa assoluta di danza in carrozzina, è una delle punte di diamante della ASD Semplicemente Danza, vincendo numerose medaglie a livello italiano e internazionale. Ancora una volta, Chiara Bruzzese si racconta ai lettori di Quilianonline dopo i suoi recenti e ottimi piazzamenti: quinto posto nel Solo Freestyle e settimo posto nel Combi Freestyle con Anthony Lucas Oggero Alves alla Coppa del Mondo di Danza Paralimpica a Genova; secondo posto nel singolo femminile danza in carrozzina freestyle Class 1 e medaglia d’argento anche in coppia con Anthony Lucas Oggero Alves nel Combi Freestyle Class 1 al Campionato Italiano di Danza Sportiva Paralimpica a Rimini.

Chiara Bruzzese alla Coppa del Mondo di Danza Paralimpica a Genova

Chiara, come è nata la tua passione per la danza?

Mi è sempre piaciuta fin da piccola. Mio papà faceva danza, è sempre stato un ballerino, e mi ha trasmesso questa passione insieme alla musica. Tutto ciò che riguarda la danza, la musica la ho sempre seguita. Durante le scuole superiori ero sempre impegnata e non riuscivo a trovare il tempo per dedicarmi a questa mia passione”.

Quando hai iniziato a praticare danza?

Nel 2013 avevo scoperto che c’era un’insegnante di ballo ad Albenga con un altro ragazzo che faceva danza in carrozzina. Mi sono messa in contatto con loro e da lì tutto ha avuto inizio. Ho cominciato con Enrico Gazzola, ballerino paralimpico, ad Albenga. Questa insegnante poi se ne è andata dalla scuola di danza di Albenga, così ho proseguito il mio percorso sportivo a Savona, presso la ASD Semplicemente Danza, con Enrico Gazzola e con il coreografo Edo Pampuro. Tuttora continuo a far danza lì, ad allenarmi e a partecipare a qualche gara”.

Partecipazioni, successi, medaglie. Di recente hai raggiunto il secondo posto al Campionato italiano di Rimini.

Esatto. L’ultimo campionato a cui avevo partecipato, prima della pandemia, è stato il Campionato del Mondo di Bonn. C’è stato poi un lungo periodo di fermo, ma ho ripreso gli allenamenti e le gare subito dopo il lockdown. In questo periodo ho cambiato coreografo, Davide Mori Romeo, e ballerino di Hip Hop, Anthony Oggero, che fa parte del gruppo Ogge Brothers. Tutti appartenenti sempre alla ASD Semplicemente Danza. Prima ho partecipato, nel mese di giugno, alla Coppa del Mondo di Danza Paralimpica a Genova, competizione che fa parte del circuito dei mondiali, che poi si terranno a novembre in Corea del Sud. Mi sono posizionata al quinto posto nel Solo Freestyle e al settimo posto nel Combi Freestyle con Anthony Lucas Oggero Alves. Nel mese di luglio, invece, ho partecipato al Campionato Italiano di Danza Sportiva Paralimpica a Rimini, arrivando al secondo posto sia nel singolo femminile danza in carrozzina freestyle, sia in coppia con Anthony Lucas Oggero Alves nel Combi Freestyle. Sono molto soddisfatta, ora vedremo quando si terranno le prossime gare”.

Pratichi anche altre attività oltre alla danza?

Principalmente mi occupo della danza, ma due volte alla settimana pratico equitazione”.

La danza non rappresenta solo uno sport. Che cosa significa per te?

La danza per me è vita. Mi dà forza, felicità, mi fa sentire bene insomma. Oltretutto mi aiuta nei movimenti, nella coordinazione; grazie alla danza sono migliorata molto dal punto di vista motorio e nella concentrazione. Sicuramente c’è ancora molto da lavorare, ma mi piace molto perché adoro la musica e tutte le attività legate ad essa”.

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