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IL BIMBO CHE REGALAVA PANE

Antonio Saccarello, fondatore del Convento dei Cappuccini di Quiliano  nacque nel 1528 da una famiglia di contadini nel quartiere Gagliardi a Valleggia Secondogenito di sei fratelli, sin da bambino si dimostrò incline alla preghiera e si distinse per le sue opere di carità: il piccolo Antonio infatti era solito distribuire ai poveri la sua porzione […]

Antonio Saccarello, fondatore del Convento dei Cappuccini di Quiliano  nacque nel 1528 da una famiglia di contadini nel quartiere Gagliardi a Valleggia

Secondogenito di sei fratelli, sin da bambino si dimostrò incline alla preghiera e si distinse per le sue opere di carità: il piccolo Antonio infatti era solito distribuire ai poveri la sua porzione di pane che gli veniva data prima della cena.

All’età di 18 anni, rimase colpito dall’omelia di un frate cappuccino, e decise quindi di prendere i voti per servire Dio secondo la regola dei Cappuccini.

Da Savona fu inviato al Convento di San Barnaba a Genova, dove nel 1546 ricevette l’abito, assumendo il nome di Padre Cherubino da Quiliano.

Passarono alcuni anni, ed il frate quilianese fu nominato dapprima Guardiano e successivamente Padre Guardiano, carica che ricoprì per molto tempo.

L’esterno del Convento di Quiliano

Trascorreva le sue giornate dedicando molto tempo alla preghiera, e molte volte fu trovato in estasi davanti al crocefisso. Molte sono le guarigioni miracolose che gli sono attribuite: la vista a molte persone cieche, tra cui Maria Perosa di Sestri Ponente, che era non vedente da molti anni. Inoltre avrebbe guarito, da una lunga e continua febbre i due figli di Leonora Spinola. Molti altri poi sarebbero stati i miracoli da lui compiuti tra Genova, Novi, Sestri Ponente, Quiliano, Savona, dove tra le persone che avrebbe guarito ci sarebbero stati Geronima Pollero figlia di Stefano Polleri e Tomasina Robbia.

Secondo gli agiografi avrebbe avuto anche il dono della profezia. Trasferito a Savona, confidò ad un altro frate che non sarebbe rimasto a lungo in quella città: infatti, dopo non molto, fu colpito da una leggera febbre, si aggravò e ricevette quindi i sacramenti, aspettando fiducioso la venuta del Signore.

Morì il 29 agosto 1612, all’età di 84 anni

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