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UNA CHIESA CONTRO LA PESTE

Fra il verde di castagni, ulivi e vigneti si può ammirare la Chiesetta di San Bernardo, costruita dopo una grave pestilenza nel XVII secolo, in località Garzi a Quiliano. SABRINA ROSSI Garzi è una località che si estende nel quilianese su un verde pendio a circa 190 metri sul livello del mare. Secoli addietro era […]

Fra il verde di castagni, ulivi e vigneti si può ammirare la Chiesetta di San Bernardo, costruita dopo una grave pestilenza nel XVII secolo, in località Garzi a Quiliano.

SABRINA ROSSI

Garzi è una località che si estende nel quilianese su un verde pendio a circa 190 metri sul livello del mare. Secoli addietro era molto popolata, lo dimostra la presenza di ruderi di vecchie abitazioni, ma nel 1632 una grave pestilenza decimò gli abitanti. Il 18 giugno di quell’anno, forse per ringraziamento dovuto alla fine della pandemia, venne costruita la Chiesetta di San Bernardo. Fu “l’età d’oro del fervore religioso”, così chiamata dagli studiosi, proprio per il sorgere, nel corso del XVII secolo, di numerose cappelle non solo a Garzi: anche a Faia, Tiassano e altre località.

L’Icona con la Santa Vergine ed i Santi compatroni San Bernardo e Santa Lucia

La chiesetta esisteva già nel 1629, come dimostrato dal testamento di Bernardo Peiraniggio, che istituì una cappellania e venne citata nella relazione della visita pastorale del Vescovo M. Spinola del 24 aprile 1634. Proprio da questa relazione si comprende già la presenza, probabilmente ancora attuale, dell’ “Icona con la Santa Vergine ed i Santi compatroni San Bernardo e Santa Lucia” sopra l’altare. Secondo un’altra relazione del 7 novembre 1639, nella cappella la Messa veniva celebrata dal Rev. Michele Bonello, però la domenica e i giorni festivi gli abitanti di Garzi dovevano frequentare la parrocchia e l’oratorio di S. Michele. Su richiesta di Don Agostino Saccarello, Parroco di Montagna, nel 1730 il Vescovo Agostino Spinola concesse la licenza di celebrare la Messa nella cappella, in modo da amministrare i S. Sacramenti ai vecchi e agli infermi del quartiere. Invece, nel 1753, venne benedetto un nuovo altare grazie alla donazione di un benefattore. La statua di San Bernardo venne eretta nel 1922 dallo scultore Giuseppe Gurlandier di Ortisei, ma alle spese parteciparono non solo gli abitanti di Garzi, ma anche molti parrocchiani di Montagna, di Quiliano e di Zinola. A trecento anni dalla tragica pestilenza, nel 1932, gli abitanti della borgata assieme a quelli dei Molini decisero di onorare il Santo Protettore con la restaurazione della cappella e celebrando con più grandiosità la festa di San Bernardo il 20 e 21 agosto. Nel 1954 i capifamiglia delle borgate di Garzi e dei Molini decisero di rifare il tetto dell’edificio, sostituendo la vecchia copertura in ardesia con una nuova di tegole; i lavori vennero terminati in tempo, nel 1955, per poter celebrare la festa del Santo Patrono.

Dopo l’anno santo 2000, gli abitanti del luogo introdussero all’interno della cappella una statua della Madonna di Lourdes, in segno di ringraziamento per la conclusione del ventunesimo secolo e di preghiera di protezione per l’inizio del nuovo.

Attualmente nella Chiesetta di San Bernardo, come per le cappelle di San Giacomo, la Chiesa di San Pietro in Carpignano e il Convento dei Cappuccini, la Messa viene celebrata una volta al mese.

Per saperne di più:

Opuscolo “Parrocchia di Montagna”, Teresa Piccardo, anno 2005.

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