Un itinerario sulle orme della storia, esplorando le bellezze e le caratteristiche di Quilianetto e Pomo.
SABRINA ROSSI
A Pomo, sulle alture di Quiliano, è possibile visitare le rovine dell’antico castello avvolto da una ricca vegetazione. Qui, storia, natura e architettura si fondono, regalando unicità al luogo.

Il percorso per raggiungere il castello di Pomo inizia dalla Chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire di Quiliano. Una volta attraversato il ponte in ferro, si percorre via XXV Aprile in direzione mare e, poco oltre un rimessaggio per roulotte, si volta a destra in una “crosa” in direzione sud (segnavia “x rossa”). Crosa, detta anche “creuza” o “creusa”, è un termine dialettale che indica il tipico viottolo ligure, che la funzione di collegamento tra la viabilità principale e i fondi agricoli, delimitato da muri, costituito da una larghezza ridotta e da una composizione del pavimento a ciottoli o a lastre di pietra. Attraversata la crosa, si imbocca la vecchia strada comunale che portava a Pomo per poi deviare su un sentiero a sinistra, che sale verso la Roccia della Predica, in cui si possono notare una scala intagliata nella roccia e rifugi antiaerei in grotte artificiali risalenti alla seconda guerra mondiale. Qui è possibile ammirare il borgo vecchio e la piana del torrente Quiliano fino al mare.

LE CASE COSTRUITE COI RESTI DEL CASTELLO

Successivamente si sale al Bricco della Croce, poggio panoramico sormontato da una grande croce in cemento. Si scende poi fino a una zona privata, le Case Parodi, si fiancheggia la sua recinzione e ci si immette sulla strada campestre per Pomo oltrepassando l’elettrodotto Enel. La zona è caratterizzata da una ricca vegetazione di cisti e corbezzoli. Il percorso prosegue in falsopiano, attraversa una zona campestre fino ad arrivare sotto le case dell’antica frazione di Quilianetto; da qui, si segue la “carrareccia”, una strada percorribile da carri a due o quattro ruote, fino a una curva a gomito per giungere, dopo circa cento metri, al Fontanile del Castello con una piccola e fresca cascata.
Lasciando alle spalle la zona boschiva per raggiungere quella coltivata, prevalentemente composta da alberi da frutto e ulivi, si sale verso le case di Quilianetto e si incontra un vecchio lavatoio. Alcune case di questo piccolo borgo risalgono all’epoca del castello di Quiliano, mentre le altre sono state costruite dopo la sua distruzione, con materiali provenienti dai resti delle sue mura.
I DOCUMENTI DEL MILLE E IL PANORAMA DI OGGI

Lasciato Quilianetto e dopo circa duecento metri, si prosegue per un largo sentiero sterrato che sale a sinistra, la vecchia via lastricata che conduceva a Pomo e alla Faja. Arrivando all’incrocio, si va a sinistra dove si può notare un’antica cisterna. Dopo la salita, si procede ancora a sinistra e si arriva ad uno spiazzo sotto le Rocche del Castello, anticamente nominato “Castellum Aquilani” (Castello di Quiliano) come riportato in un documento del marzo 1134. Da questo punto sale un piccolo sentiero nella zona dell’antico fortilizio, per continuare tra i ruderi sino alla sommità (279 metri), dove si può ammirare la vallata quilianese e la vista dai monti al mare. Il ritorno avviene seguendo l’itinerario in salita.
(Foto di Laura Brattel e Franco Leonuro)
Per saperne di più:
“Vie Storiche del Quilianese”, AA.VV., Quiliano, 2009.
https://leo-trekking.blogspot.com/2013/02/quiliano-rocca-del-castello-di-pomo.html
- Vista panoramica
- Un particolare di Quilianetto
- Scale intagliate nella roccia
- Roccia incisa, postazione di guardia dell’ultima guerra
- Vecchio segnalino che contrassegnava il percorso
- Postazione di guardia dell’ultima guerra, poco prima del Bricco della Croce
- La scritta sulla croce
- Scale di pietra del castello
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