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ANDIAMO IN CONVENTO

Il viaggio dal Morosso al convento dei Cappuccini: fede e storia a braccetto in un borgo raffinato e pieno di scorci straordinari. ELENA GIANASSO Il percorso prende il via dal quartiere Orso, uno dei quartieri di più recente formazione, più precisamente in piazza Caduti Partigiani dov’è posto il monumento in ricordo dei Caduti di tutte […]

Il viaggio dal Morosso al convento dei Cappuccini: fede e storia a braccetto in un borgo raffinato e pieno di scorci straordinari.

ELENA GIANASSO

Il percorso prende il via dal quartiere Orso, uno dei quartieri di più recente formazione, più precisamente in piazza Caduti Partigiani dov’è posto il monumento in ricordo dei Caduti di tutte le guerre

Partendo da qui si giunge in via Brandini che si segue lungo la salita fino al Convento dei Cappuccini (u Ciappin in dialetto).https://www.quilianonline.it/vie-di-fede-e-arte/al-convento/il-convento-5-secoli-di-storia/

Qui inizia il quartiere Morosso, uno dei più antichi del contado. Osservando il panorama facciamo un salto indietro nel tempo, da una parte le case del vecchio borgo circondate da arbusti di rosmarino e roseti, a destra Villa Garroni seminascosta da due grandi cipressi che ne abbelliscono il giardino. Il giardino si attraversa passando sotto un archivolto in mattoni che in estate è avvolto da una profumata pianta di glicine. Proseguendo lungo il vicolo a destra lo sguardo di apre sulla vallata dei Tecci, da questo elevato punto panoramico si scoprono le tipiche coltivazioni a fasce lungo il torrente Quazzola.

LUNGO LA STRADA VOLUTA DAI ROMANI

Seguendo il Quazzola gli antichi Romani avevano costruito una importante via di comunicazione tra la Liguria marittima e l’entroterra padano, l’Aemilia Scauri.https://www.quilianonline.it/vie-di-fede-e-arte/lautostrada-delle-legioni/

Sulla sponda opposta del fiume si può ammirare una piccola costruzione medievale, riconoscibile da una elegante bifora. Continuando la passeggiata si arriva nel quartiere di San Rocco che prende il nome dalla omonima cappella campestre con il suo campanile che conserva tracce di finestre ora tamponate e con un lunotto di luce che filtra dalla bianca facciata a capanne.

Lungo il tragitto si scoprono antiche case in pietra con archi a tutto sesto in mattoni che formano porticati dalle volte a crociera ed antichi essiccatoi per le castagne trasformati in abitazioni che si alternano a giardini fioriti e campi coltivati.

CONVENTO DEI CAPPUCCINI E PANORAMA MOZZAFIATO

Ritornando indietro si imbocca Salita Montà che porta alla piazzetta del Morosso dove un antico porticato ad archivolto doveva, in tempi remoti, sbarrare l’accesso al monte. Sulla destra infatti si trovano i resti di una torre di avvistamento oggi all’interno di una proprietà privata. Lo sguardo incontra poi una altra villa ottocentesca, quella della famiglia Rebuffo munita di torre e circondata da limoni, aranci e camelie. Proseguendo il percorso lungo la strada acciottolata si arriva al sagrato del convento dei frati cappuccini che da cinquecento anni accoglie turisti e pellegrini. Lo spettacolo da qui è mozzafiato: la piana di Quiliano si apre a ventaglio fino al mare che in fondo si confonde con il cielo.

Da questo luogo si scende lungo “la via delle rive” seguendo i terrazzamenti, nei tempi antichi questa strada non asfaltata collegava il convento al piano.

Ora si ha la possibilità di tornare al punto di partenza oppure si può arrivare a Quiliano Borgo. Per tornare al punto di partenza occorre imboccare a sinistra la strada in località in Puncian. Passando lungo una galleria naturale di muretti a secco ricoperta di ulivi si giunge a Villa Maria ex proprietà della famiglia Queirolo come si evince dalla Q sul cancello in ferro battuto ed ora di proprietà del comune. Seguendo il muro di cinta della villa, svoltando a destra si raggiunge un bivio contornato da un antico edificio, a questo punto si imbocca Via Giardino dove si possono notare i resti di un antico muretto che divideva i possedimenti genovesi da quelli di Savona, si prosegue lungo via Ajdovscina fino a piazza del Volontariato, attraversando il passaggio pedonale si torna al punto di partenza.

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